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ANSA/Paolo Gargini
Economia

Automobili, cosa succede se viene abolito il Pra

Il governo procederà a una rivoluzione che prevede la scomparsa dei certificati di proprietà e la nascita di un’Agenzia del trasporto stradale

Si annuncia come una vera e propria piccola rivoluzione, quella che presto interesserà la gestione burocratica delle nostre automobili e di tutti gli altri veicoli circolanti su strada. Il ministero delle Infrastrutture, per mano del suo numero uno, il ministro Graziano Delrio, ha infatti accelerato il via libera ad una serie di provvedimenti che, tra le altre cose, porteranno alla scomparsa del Pra, il Pubblico registro automobilistico, all’abolizione del certificato di proprietà, alla nascita di una nuova Agenzia del trasposto stradale e conseguentemente ad un serio ridimensionamento delle funzioni dell’Aci. È allora davvero il caso di vedere nel dettaglio quali saranno i cambiamenti che nei prossimi mesi interesseranno milioni di automobilisti.

1 - Addio Pra

Il primo passaggio epocale scatterà il prossimo primo gennaio 2016 quando saranno trasferite al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti le funzioni svolte dal Pubblico registro automobilistico. Sarà insomma l’atto ufficiale di pensionamento del Pra. Inoltre l’Archivio nazionale dei veicoli, tenuto presso la Motorizzazione civile, sarà integrato con una sezione contenente i dati relativi alle vetture.

2 - Arriva il Documento unico di circolazione

La seconda rivoluzione riguarderà l’abolizione del certificato di proprietà che sarà sostituito dal nuovo Documento unico di circolazione, che tra l’altro, cosa fondamentale, incorporerà anche l’attuale carta di circolazione. Per il rilascio del nuovo documento sarà necessario pagare una quota pari a 29 euro, che sostituirà gli attuali costi di iscrizione al Pra e all'Archvio nazionale dei veicoli.

3 - Nasce una nuova Agenzia

Perno fondamentale di tutta questa riorganizzazione burocratica sarà la nuova Agenzia per il trasporto stradale. Questa nuova struttura avrà sede a Roma e sarà un ente autonomo vigilato dal ministero delle Infrastrutture. Dal primo luglio del 2016 assorbirà il Pra e gestirà le iscrizioni e i rinnovi, le trascrizioni dei trasferimenti di proprietà, le iscrizioni di ipoteche, i fermi amministrativi, la riscossione dell'Ipt. Si occuperà inoltre dell'omologazione dei veicoli, dei dispositivi di controllo e regolazione della circolazione e del rilascio e dell'aggiornamento delle patenti.

4 - Una rivoluzione a costo zero

Il progetto del governo prevede che la nuova Agenzia si finanzi con proventi derivanti dalla sua stessa attività. Tra l’altro, ad evitare oneri aggiuntivi, ci sarà il fatto che presso il nuovo ente sarà trasferito personale già attivo presso il ministero, in proporzione al passaggio di competenze.

5 - Aci, in arrivo un giro di vite

Le conseguenze più immediate del nuovo corso voluto da Delrio si avranno per l’Aci, che subirà un cospicuo ridimensionamento. Infatti, già entro trenta giorni dalla pubblicazione del decreto, ossia ben prima del gennaio 2016, l'Aci, che attualmente gestisce il Pra, dovrà avviare il trasferimento di tutte le informazioni contenute nella sua banca dati. Inoltre, l'Automobile club dovrà conseguentemente provvedere alla riorganizzazione del personale e alla contestuale riduzione della sua pianta organica.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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