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ANSA/Paolo Gargini
Economia

Auto, le ragioni del boom di vendite a marzo in Italia

A incidere in maniera consistente sono state le campagne promozionali dei mesi invernali e la necessità di ammodernare il nostro parco vetture

Continua a correre il mercato dell’auto in Italia, ma stavolta il trend positivo, in atto ormai da parecchi mesi, subisce una vera e propria impennata, degna dei tempi migliori. Nel mese di marzo scorso infatti le immatricolazioni di vetture nuove nel nostro Paese sono aumentate ben del 17,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Secondo i dati diffusi dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in termini assoluti marzo si chiude con 190.381 auto vendute, rispetto alle 162.187 dello stesso mese del 2015. Se poi si prende in considerazione nel suo insieme tutto il primo trimestre, si scopre che la crescita è addirittura del 20,8% con 519.123 auto vendute, ovvero circa 90mila immatricolazioni in più rispetto alle 429.615 del gennaio-marzo 2015.

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Stiamo parlando di risultati talmente buoni, che per trovarne di analoghi bisogna tornare indietro di ben 6 anni, fino a quell’ormai lontano 2010 nel quale, coincidenza niente affatto casuale, scadevano gli ultimi incentivi alla rottamazione. Tre sono i principali motivi alla base di questa ripresa poderosa del mercato automobilistico nostrano. Innanzitutto una serie di incisive campagne di promozione messe in atto nel periodo invernale un po’ da tutti i principali marchi. Un buon effetto traino sui risultati arriva poi dal settore del noleggio, che continua ad essere da tempo uno dei più effervescenti. In terzo luogo infine, non si può dimenticare che il nostro Paese vanta purtroppo uno dei parchi auto più anziani e dunque quello a cui assistiamo, seppur in tempi molto dilatati, è una sorta di adeguamento delle dotazioni di vetture da parte degli automobilisti italiani, fenomeno che tra l’altro arriva in netto ritardo rispetto ad altre realtà continentali.

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In questo senso allora non sorprende che i risultati del mercato italiano a marzo siano nettamente migliori di altri Paesi, dove politiche di sostegno al rinnovo del parco auto sono attive già da tempo con risultati molto positivi. È il caso della Francia, che a marzo fa segnare un discreto ma non esaltante +7,5%, o della Spagna, dove dopo mesi di percentuali in salita grazie ad alcune importanti agevolazioni fiscali, a marzo le vendite di auto nuove sono addirittura calate dello 0,7%. E proprio sul fronte delle agevolazioni all’acquisto, memori degli eccellenti risultati ottenuti in passato con gli incentivi alla rottamazione più sopra ricordati, e proprio in considerazione degli exploit ottenuti da Paesi come la citata Spagna, anche nel nostro Paese si rialza la voce di chi chiede interventi specifici del governo a sostegno dell’automotive. 


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I buoni risultati di marzo non hanno fatto altro infatti che rinfocolare le speranze di chi da tempo sostiene con forza la necessità di introdurre nuovi incentivi soprattutto per le auto ecologiche e a basse emissioni. Proprio a questo proposito, Massimo Nordio, presidente dell’Unrae, l’Associazione delle case automobilistiche estere, è tornato a ribadire, come fa ormai da tempo, la necessità di “provvedimenti strutturali non più dettati dall’affanno di interventi urgenti, ma coordinati sul piano nazionale nella direzione di sostituzione del parco anziano. Pertanto - ha aggiunto- attendiamo fiduciosi che il ministero dell’Ambiente dia rapidamente ai Comuni le risorse necessarie per attuare immediati programmi in questo senso”.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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