Un hashtag per viaggiare
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Un hashtag per viaggiare

Dalla Valtellina a Cremona la Lombardia è ricca di tesori spesso poco conosciuti. Un progetto multimediale li racconta in rete

Panorama per Regione Lombardia

Si può "viralizzare" un formaggio antico di cinque secoli? "Si può, si può: perché il bitto della Valtellina si merita tutta la gloria della Rete!" risponde sorridendo Simon Falvo, una "ragazza di 50e +", come si autodefinisce sul suo sito wild-about-travel.com/, storytelling in ottimo inglese e foto stupende, da blogger turistica e influencer gettonatissima qual è. Simon, con altri nove blogger è andata in giro per la Lombardia visitando, anzi, quasi "perlustrando", fotografando, raccontando, curiosando, appassionandosi e appassionando, in un progetto varato dalla Regione che si chiama #inLombardia365 e che ha scandito in 15 tappe la prima parte dell'"anno del turismo" 2016-2017 indetto per dar seguito alla spinta propulsiva dell'Expo, totalizzando nel 2016 quel +11 per cento di presenze turistiche rispetto all'anno prima che nessuno si sarebbe mai sognato: dopo i 20 milioni di visitatori che da maggio a ottobre 2015 avevano travolto le statistiche.

E così Simon ha raccontato sul web la straordinaria qualità di quel bitto che a Gerola Alta producono come cinque secoli fa "e lo personalizzano anche, su richiesta e a misura di cliente!". Ma ha narrato anche, a Bergamo, l'Accademia di Carrara, la Biblioteca Angelo Mai "e tante altre storie, mai scontate, che ho scritto in inglese e descritto per immagini sul mio sito, viralizzando tutto e interagendo con migliaia di appassionati. Per esempio? Abbiamo conosciuto il moscato di Scanso, straordinario vino da meditazione, che è anche la Docg più piccola d'Italia, coltivato su un'area piccola e su un terreno impervio, e poi sono rimasta senza parole di fronte alla bellezza di Palazzo Vertemate Franchi, fuori Chiavenna".

E tante ne potrebbe ancora raccontare, Simon: lo fa, del resto, ogni giorno, sul web. Quel che Simon e gli altri hanno descritto nonè caduto nel vuoto, al contrario! I dati del successo web di #inLombardia365 sono impressionanti. Dopo le 14 tappe avvenute dall'1 febbraio al 28 novembre che hanno visto ben 115 influencer della rete come protagonisti d'eccezionee storyteller, l'hashtag #inLombardia365 ha raggiunto 272 milioni di impressions, 71mila menzioni, oltre 15.317 autori unici, 7 mila foto scattatee piu di 300 racconti (almeno uno al giorno). Insomma, una marea! E così nella "top-ten" italiana degli hashtag più utilizzati su Twitter, #inLombardia è stato di gran lunga il primo in classifica per più mesi.

Nel frattempo, il "turismo reale" cresceva nella regione: secondo il Global destination cities index di Mastercard, a luglio si è potuto proiettare su base annua il numero di turisti in Lombardia, 7,65 milioni, con il sorpasso di Milano su Roma. "Il segreto è narrare il territorio in un modo diverso" commenta Orazio Spoto, un altro bel tipo del web, un altro del gruppo di #inLombardia365, che pure cura un suo sito di appunti di viaggio, oraziospoto.it, "diario di viaggio per nomadi digitali".

Anche lui è un piccolo vulcano di creatività, fotografa, filma, scrive in italianoe in inglese, fa sport (possibilmente strambi come lo swimrun, googlare per credere) e sviluppa progetti di storytelling digitale: "Poco fa abbiamo visitato Cremona" racconta, al ritorno da un tour per #inLombardia365, "e tra le altre cose siamo stati nella bottega di un liutaio, una famiglia dell'Est (nonno, padre, figlio) arrivati in Italia 50 anni fa, che ha rivitalizzato la tradizione di Stradivari. Ho fatto una diretta Facebook che è diventata un post video, ne scriverò, in due ore aveva avuto 2 mila contatti.

La prova che l'artigianato lombardo c'è sempre stato, sempre ci sarà... e piace! E non si trova sulle guide!". Già: perché alla fine è tutto qui il segreto di #inLombardia365, un segreto antico come il mondo, da Omero a Joyce, da Virgilio a Ken Follett. Il racconto. Ma un racconto che ha saputo evolversi, perché non possiamo ignorare la nuova dimensione in cui tutti viviamo, la rete. Un racconto immersivo, che trasferisce informazioni e anche emozioni utilizzando tutti i mezzi che la rete mette a disposizione, che, in definitiva, trasmette esperienze e invoglia, incuriosisce, stimola. "I social, e più in generale la rete, non solo hanno reso globale la competizione per intercettare il flusso crescente di viaggiatori, ma sono stati al contempo causa ed effetto dell'affermazione di un pubblico di utenti sempre più frammentato ed esigente", sottolinea Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia: "Con il progetto #inLombardia365 ci siamo impegnati a cogliere interamente questa sfida con l'obiettivo di compiere un salto di qualità nella nostra presenza digitale come destinazione turistica. Sono certo che queste "invasioni pacifiche" di blogger e instagramer rappresentino un'occasione di promozione molto importante per le nostre aree turistiche e per la tutta la filiera del turismo a esse collegate".

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