'Supermarket Porno' di Sabrina Paravicini
Gremese
Lifestyle

'Supermarket Porno' di Sabrina Paravicini

Storie di ordinaria insanità sessuale

“Sindrome autistica, severa ma non grave”.
Questo è Zeno in una diagnosi. Suo padre non l’ha voluto accettare, troppo occupato a condurre una vita perfetta con una carriera prestigiosa. La madre l’unica disposta a sacrificarsi per aiutarlo. Un sacrificio lungo vent’anni.

Supermarket porno (Gremese ), prima ancora di essere un romanzo, è una rapsodia di corpi, voci, linguaggi molto diversi tra loro che Sabrina Paravicini riesce magistralmente a orchestrare.

Mi piace la scrittura della Paravicini che interpone scene della quotidianità di Zeno con sipari in cui ci presenta i suoi pazienti. Una quotidianità fatta di ricostruzioni di quel puzzle della propria vita che la madre ha disfatto con un gesto perché resa trasparente dall’indifferenza del marito. Uno spaccato della sua professione in qualità di specialista verso i maniaco-compulsivi con dinamiche sessuali deviate.

Ogni capitolo è un passo che Zeno compie in più verso la madre, per ritrovarla e per ritrovare se stesso. Ma è anche la storia dolorosa di ogni paziente che è logorato da una solitudine imperante, in cui il passato ha distrutto l’anima del bambino che era.  

“Questo crea la differenza tra le persone: l’amore che hanno ricevuto”.

Il primo incontro di un attore annoiato finisce nel cesso di un hotel, un ragazzo bellissimo che potrebbe avere donne meravigliose si eccita solo con ragazze brutte, dalla pancia molle e con la cellulite, una donna matura paga un professionista per fare sesso e farsi umiliare, una ragazza si eccita solo guardando on line il video di un finto regista che adesca giovani aspiranti attrici per fare sesso ingannandole, un medico vive una relazione scabrosa con la figlia adolescente della sua migliore amica fraterna, un ragazzino alla vigilia degli esami di maturità scopre con gli amici un video porno dove i protagonisti sono i suoi genitori in uno scambio di coppia sadomaso.

L’oscenità delle situazioni, delle parole, ricorda la poetica di Pasolini, un’oscenità chiamata a fare scandalo, volutamente urlata, necessariamente utilizzata per scuotere, schiaffeggiare, turbare nel profondo l’anima del lettore.

Supermarket porno
di Sabrina Paravicini
Gremese,2014
(256 pagine)

@violablanca

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Valeria Merlini

Nasco ariete, cresco caparbia maturo risorgendo. “Ho capito che sei una fenice, rinata dalle tue stesse ceneri e per far questo ci vuole una grande forza d'animo, chapeau Vale”. Un’insospettabile (donna) mi ha scritto queste parole. E allora ho capito, una volta di più, che si può mollare tutto e ricominciare. Inizio allora a leggere. Poi a scrivere. Poi ancora a leggere e a scrivere. Via così. Mai fermarsi. Mai accontentarsi. Lamentarsi sempre. Una lettera mirata ha fatto sì che finissi nel posto giusto. Panorama.it. Questo. Una sfumatura (anzi tre, quelle del grigio, del nero e del rosso per la precisione) mi hanno relegata nel mondo del Sexy&Co., fatto di pizzi e mascherine, di frustini e di latex, di sex toys e sexy boys. Libri erotici? Il mio pane (e ho detto pane!) quotidiano.

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