Simone Perotti, 'Dove sono gli uomini?', e Alessandra Faiella, 'La versione di Barbie'
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Simone Perotti, 'Dove sono gli uomini?', e Alessandra Faiella, 'La versione di Barbie'

Maschi contro femmine: due universi a confronto. Chi ne uscirà vincitore?

Dopo aver vissuto in prima persona e raccontato la personale esperienza che gli ha fatto lasciare il lavoro per dedicarsi alla scrittura e alla navigazione (tutto in Adesso basta. Lasciare il lavoro e cambiare vita), torna Simone Perotti con Dove sono gli uomini? (Chiarelettere ), in cui l’autore si domanda Perché le donne sono rimaste sole?

L’85% delle donne accetta l’invito di una vacanza in barca contro il 15% degli uomini. Ai corsi di formazione aziendale la frequentazione femminile sfiora il 95%. Anche al corso di free climbing e di yoga le donne non si tirano indietro e sono una massiccia predominanza. In aeroporto, al ristorante, le donne sole o in compagnia sono una presenza fissa. Le donne affollano i corsi di sommelier e quelli di cucina (pensate al vincitore della seconda edizione di Masterchef Italia…). I grandi acquirenti di libri – e, pare, anche di giornali e riviste – sono per l’80% donne. In un momento di piena crisi l’imprenditoria femminile è in crescita.

Mentre la presenza delle donne in tutti i settori (cibo, lettura, manualità e cultura parlano al femminile) appare straripante, ingombrante e prorompente, la figura maschile, da sempre protagonista della scena sociale, sembra nascosta. Perché?
Uomini impauriti, senza sogni, inerti. In giro, a divertirsi soltanto donne. Che succede agli uomini? Mentre psicologi e sociologi divagano sulle più svariate teorie, mancava ancora uno sguardo dal basso fatto di storie e racconti di donne che da anni parlano della scomparsa del maschio (“o sono gay o sono impegnati”, “non si trova più un uomo decente”).
L’uomo è assente, incapace di trovare una collocazione sociale, massacrato dal lavoro, frustrato nelle sue aspirazioni, in crisi sessuale: essenzialmente solo mentre il mondo cambia.

“Per parlare degli uomini, oggi più che mai, occorre ascoltare le donne, farsi raccontare le loro disavventure, sfidando le leggi della riservatezza e della buona educazione.”
Simone Perotti

Sul versante opposto, invece, Alessandra Faiella, attrice, comica e autrice di testi per la tv e il teatro, ci intrattiene con La versione di Barbie (Mondadori ) - La versione di Barney vi dice qualcosa? -, ovvero uno spaccato della vita femminile attraverso le varie fasi della crescita. Sino alla consapevolezza di essere “sopra le rughe”!

Fin da piccole ci hanno imbottito la testa di favole, ma non ci vuole molto a rendersi conto che, più che una fiaba, la vita di una donna è un horror! Quando ce ne accorgiamo, però, è troppo tardi: ci troviamo alle prese con un lavoro che magari ci piace ma ci stressa (oppure che ci fa schifo quindi ci stressa ancora di più), dei mocciosi che pretendono da noi l’inverosimile e, palla al piede finale, sposate finché morte non ci separi (tiè). Ma soprattutto, alla faccia di sessant’anni di femminismo, viviamo ossessionate dalla linea e dallo scorrere del tempo, in preda ai sensi di colpa perché non assomigliamo neanche un po’ a lei, a Barbie, l’inarrivabile e biondissima Principessa dalle scarpe rosa shocking, modello di perfezione imposto a generazioni di bambine.

Ma, come non si stanca di ripeterci Alessandra Faiella in questo esilarante, dissacrante e anche un po’ pungente libro, essere felici non è un optional: dobbiamo riscrivere queste benedette favole. E se per farlo bisogna mandare affa*** qualcuno, pazienza: sono i vaffa che aiutano a crescere.

"Il genere femminile non è completamente asservito al culto della modella demente: le ragazzine che colpiscono selvaggiamente la bambola hanno finalmente capito che identificarsi con un’indossatrice citrulla avrebbe comportato il rischio di fare la sua stessa vita di merda: vestirsi, spogliarsi e flirtare con un tronista.
E magari rifarsi le tette."
Alessandra Faiella

Dove sono gli uomini? di Simone Perotti (Chiarelettere, 2013)

La versione di Barbie di Alessandra Faiella (Mondadori, 2013)

@violablanca

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Valeria Merlini

Nasco ariete, cresco caparbia maturo risorgendo. “Ho capito che sei una fenice, rinata dalle tue stesse ceneri e per far questo ci vuole una grande forza d'animo, chapeau Vale”. Un’insospettabile (donna) mi ha scritto queste parole. E allora ho capito, una volta di più, che si può mollare tutto e ricominciare. Inizio allora a leggere. Poi a scrivere. Poi ancora a leggere e a scrivere. Via così. Mai fermarsi. Mai accontentarsi. Lamentarsi sempre. Una lettera mirata ha fatto sì che finissi nel posto giusto. Panorama.it. Questo. Una sfumatura (anzi tre, quelle del grigio, del nero e del rosso per la precisione) mi hanno relegata nel mondo del Sexy&Co., fatto di pizzi e mascherine, di frustini e di latex, di sex toys e sexy boys. Libri erotici? Il mio pane (e ho detto pane!) quotidiano.

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