Il 1° agosto 1914 la Germania dichiara guerra alla Russia. Poi tocca alla Francia e alla Gran Bretagna. Storia per immagini della caduta all'inferno dell'Europa
Edoardo Frittoli
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Parigi, agosto 1914. Parata attraverso i boulevard delle truppe francesi appena mobilitate.
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Londra, 4 agosto 1914. Marcia dei mobilitati in armi, ancora con gli abiti civili.
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Ancora Parigi: riservisti francesi seguono una bandiera che li porta presso l'ufficio di reclutamento.
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Con i fiori sulla punta dell'elmetto, questo soldato tedesco saluta i familiari prima della partenza per il fronte.
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Credits: Vienna circa luglio/agosto 1914. Alla stazione in attesa della tradotta, soldati austro-ungarici in compagnia dei familiari.
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Germania. Foto di gruppo di un battaglione di reclute.
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Londra, Southwark Hall. Interminabile coda di civili pronti ad essere arruolati nell'esercito britannico.
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Una selva di pagliette sventolano a Unter den Linden, Berlino, il 4 agosto 1914. Sullo sfondo i ritratti del Kaiser Guglielmo II retti dalla folla il giorno della dichiarazione di guerra alla Francia.
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Londra, Trafalgar Square. Un punto di reclutamento gestito dall'esercito.
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Parigi, agosto 1914. Ammassamento di veicoli civili requisiti ai proprietari e destinati all'uso militare.
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Pagina del giornale dell' Automobile Club inglese con il bando di reclutamento del Corpo Volontario Automobilisti.
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Credits: Requisizione di cavalli in Germania dopo l'annuncio della mobilitazione.
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Poster di reclutamento inglese apparso nell'agosto 1914. Il re fa appello ai sudditi per il mantenimento e l'onore dell'Impero britannico.
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Visita medica per le reclute presso la Marleybone Grammar School, adibita ad ambulatorio militare. Londra, agosto 1914.
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Partenza di reclute britanniche dalla Victoria Station di Londra.
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Una folla oceanica saluta l'ingresso in guerra della Gran Bretagna a Trafalgar Square, Londra. E' il 4 agosto 1914.
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Mobilitati francesi residenti a Londra in partenza sul cosiddetto "Boat train" che li porterà in patria oltre la Manica.
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Fanteria russa in parata durante i giorni della mobilitazione generale, dichiarata il 31 luglio 1914.
È passato poco più di un mese dall'assassinio dell'Arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo (28 giugno). Pochi giorni dall'ultimatum austriaco alla Serbia (23 luglio) e dalla dichiarazione di guerra al riottoso paese slavo a sud dell'impero, firmata da Francesco Giuseppe ("Ai miei popoli..." cominciava l'appello dell'imperatore ai sudditi appeso nelle piazze e nelle stazioni e in tutti i luoghi pubblici della duplice monarchia).
Dopo la dichiarazione austriaca alla Serbia, l'Europa precipita nel baratro. La diffidenza e la paura reciproca , l'incapacità di valutare appieno le conseguenze delle decisioni , le previsioni sbagliate sulle reazioni degli avversari, la forza delle ragioni militari congiurano nel provocare la catastrofe del XX secolo, quella dalla quale scaturiranno tutte le successive tragedie. Poco più di quattro anni di guerra per dieci (10) milioni di morti.
Dal 28 luglio diventa una corsa alle mobilitazioni generali e alle dichiarazioni di guerra.
Comincia la Russia il 30 alle sei di sera con la mobilitazione generale. Il primo agosto la Germania dichiara guerra alla Russia, poi alla Francia (3 agosto). Il primo a muoversi è l'esercito del Kaiser Guglielmo II che, con una mossa strategica da blitzkrieg, invade il Belgio (1-4 agosto) sulla via della Francia. Questo atto di forza spinge l’ingresso in guerra della Gran Bretagna contro la Germania. La Turchia, timorosa della Russia e legata alla Germania, avrebbe deciso la chiusura alla navigazione commerciale degli stretti tanto ambiti dalla Russia, il 29 settembre per entrare ufficialmente in guerra il 12 novembre a fianco degli Imperi centrali.