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Un thriller da non perdere, 'Il principio del male' - Anteprima Panorama

Abbiamo letto il nuovo romanzo di Stefano Tura, in uscita il 16 febbraio. Ecco perché ci è piaciuto

Inizia con un cadavere, un moribondo e molto sangue Il principio del male, il nuovo romanzo del giornalista e scrittore bolognese Stefano Tura, edito da Piemme, che abbiamo letto in anteprima. Oggi esce il booktrailer (qui sotto), breve video che vede alla regia Stefano Santoro, con soggetto e sceneggiatura di Davide Fasolo e Silvia Anastasio, accompagnato dalle musiche originali di Ezio Bosso (recente ospite al Festival di Sanremo), e che anticipa l’uscita del romanzo, prevista per il 16 febbraio.

La trama

La trama raccoglie più di un’indagine, in due luoghi lontani fra loro. Si comincia con Marco e Anna, giovane coppia di Bologna che si è trasferita in una piccola località inglese, nel Suffolk, in cerca di lavoro e di una nuova vita insieme. Ma dal sogno si passa immediatamente all’incubo: una mattina vengono ritrovati nel loro appartamento devastato. Marco è a un passo dalla morte, massacrato di botte, con le ossa fracassate. Anna, invece, giace senza vita sul suo letto, in un bagno di sangue. Un mistero che rimane però insoluto, archiviato per l’impossibilità di trovare moventi o colpevoli: nessuna traccia, impronta o indizio sembra sia stato lasciato sul luogo del crimine.
A un anno di distanza, dimenticata la vicenda di Marco e Anna, nella stessa cittadina inglese cominciano a verificarsi alcuni violenti omicidi, apparentemente legati al mondo della prostituzione e dello spaccio. I poliziotti e le autorità locali sembrano spingere su questa ipotesi, pensando anche alla figura di un killer seriale. Gli episodi hanno anche l’effetto di dare una mano alla campagna elettorale di una fazione politica di ultradestra decisa a combattere una lotta razzista contro immigrati, e non bianchi in genere, considerati responsabili del degrado morale e criminale del Regno Unito. Ma il detective Peter McBride della National Crime Agency (NCA), inviato da Scotland Yard per dare una mano, si convince che la giusta pista per le indagini sia ben altra. McBride è un funzionario atipico, allergico a scrivanie e burocrati e votato all’azione. Ha alle spalle un’infanzia passata nei quartieri popolari, tra gang e criminali, ed anche alcune condanne per spaccio e omicidio nei suoi anni giovanili: un curriculum riscattato dalle sua abilità investigative.
Un’altra indagine si svolge invece in Italia, condotta senza autorizzazione dall’ispettore Alvaro Gerace della questura di Bologna assieme alla collega Clarissa Di Natale, convinti che alcuni casi di recenti sparizioni di bambine in varie parti della Romagna siano collegati tra loro e abbiano un solo misterioso colpevole. Tesi non supportata dai responsabili dei piani alti, che hanno già archiviato i fatti.

McBride e Gerace, personaggi già incontrati in precedenti lavori di Tura come Tu sei il prossimo (Piemme) e Non spegnere la luce (Fazi), arriveranno a incrociare le proprie ricerche con risvolti molto intriganti, che toccheranno anche la storia di Marco e Anna.

Perché ci è piaciuto

Senza preamboli e nemmeno superflui esercizi stilistici, asciutto, dritto al mistero e al dolore, Il principio del male è un thriller riuscito, capace di tenere il lettore incollato alle pagine. Stefano Tura, corrispondente Rai da Londra, con un passato di cronista di nera e di inviato di guerra in Ex-Jugoslavia, Afghanistan, Iraq e Sudan, è un narratore di mestiere. Riesce senza difficoltà a sviluppare linee narrative e meccanismi investigativi in grado di aprire anche spunti di riflessione, talvolta legati alla nostra attualità, tracciando abilmente trama e spessore dei personaggi senza mai perdere ritmo ed efficacia nel racconto. Non tralascia nemmeno una punta di passione e amore, elementi non per forza necessari al genere, ma utili a dare un ulteriore tocco di verosimiglianza alla storia.

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Il principio del male
di Stefano Tura
(Piemme)
388 pagine

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Andrea Bressa