Letture eretiche ed erotiche: The Raven /Il corvo
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Letture eretiche ed erotiche: The Raven /Il corvo

I testi e liriche di Lou Reed accompagnati dalle illustrazioni di Lorenzo Mattotti

The Raven /Il corvo
di Lou Reed e Lorenzo Mattotti
( Einaudi Stile libero, 186 pagine, 25 euro)
Il grande Mario Praz definiva Edgar Allan Poe un "genio d’esportazione", ossia uno di quegli scrittori (un altro è Oscar Wilde) che, pur non essendo scopritori di alcun territorio inesplorato dello spirito, o forse proprio per questo, finiscono per compendiare al meglio i tic e i clic di un’epoca e d’una sensibilità culturale, rendendola esportabile in altri luoghi e in altri tempi. Pensateci bene: dai vecchi B movie con Vincent Price a Uma Thurman che esce dalla bara con la tecnica del "five inch punch" in Kill Bill 2 di Quentin Tarantino, dal gotico americano di Stephen King agli incubi del nostro Dario Argento, è sempre Poe a fare da catalizzatore d’emozioni, è ancora lui la nostra indispensabile valvola d’insicurezza. Ormai Poe è diventato un mito pop, un marchio che attraversa i generi, mescolandoli e contaminandoli. Una di queste ibridazioni salta agli occhi sotto la firma di una accoppiata singolare: The Raven/Il corvo, testi e liriche di Lou Reed accompagnati dalle illustrazioni di Lorenzo Mattotti. Che il vecchio cantore dell’eroina, l’ex anima nera dei Velvet Underground, fosse chiamato prima o poi a confrontarsi col "demone della perversione" evocato da Poe era scritto negli astri. A fornire l’occasione fu però Bob Wilson, commissionando a Reed un’opera rock rappresentata una decina d’anni fa a New York. È un peccato che il cd con le musiche non sia stato allegato al libretto originale e alla sua meritoria traduzione da parte di Riccardo Duranti: tra i fragori della Casa Usher e le seduzioni mortifere di Ligeia, l’ala nera del Corvo di Poe si stende persuasiva e pervasiva, ma resta il rammarico per quelle liriche orfane di musica. Per fortuna ci sono le straordinarie illustrazioni di Mattotti, libere eppure asintoticamente fedeli al mondo di Poe. Guardate il suo corvo, confrontatelo con quello disegnato da Gustave Doré (il più classico dei romantici) e poi dite se non gli fa fare la figura dell’uccello impagliato.

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