La storia del mondo in 100 oggetti
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La storia del mondo in 100 oggetti

Il direttore del British Museum racconta "l'altra" storia del mondo

Si può raccontare la storia del mondo attraverso gli oggetti? Neil MacGregor, direttore del British Museum ci ha provato dapprima con una trasmissione radiofonica di successo su BBC e ora con un libro, La storia del mondo in 100 oggetti , pubblicato in Italia da Adelphi. Il filo del racconto si dipana in venti sezioni, composte da 5 capitoli ciascuna, che raccolgono testimonianze di epoche lontane e recenti. Alla mummia di Hornedjtef il compito di aprire la galleria che si chiude nel 2010, con la lampada solare e accumulatore. Tra le pagine prendono vita oggetti diversissimi. Armi, strumenti, simboli, monete, opere d'arte. Il meglio della collezione del British Museum, ri-presentato ai lettori dopo una attenta indagine storica in cui l'autore e altri studiosi, da impercettibili dettagli, sono riusciti a risalire allo spirito del tempo in cui i vari manufatti hanno visto la luce.

E' una storia che appartiene a tutti noi, ma che prima d'ora non era mai stata scritta. "Se si vuole raccontare la storia del mondo intero, una storia che non privilegi indebitamente una sola parte dell'umanità - scrive MacGregor - non ci si può servire soltanto dei testi perché una larga fetta della popolazione mondiale, per lungo tempo, non ne ha prodotti". E la scelta dei 100 oggetti nasconde anche un'altra verità: "Come sappiamo la storia la scrivono i vincitori, specie quando sono gli unici in grado di farlo. I vinti, le società conquistate o distrutte, spesso hanno a disposizione solo gli oggetti per fornire la propria versione". Ecco così che assumono particolare importanza oggetti come lo scudo di corteccia australiana che ci offre l'altra versione della battaglia di Botany Bay del 1770 tra gli inglesi del capitano Cook e gli aborigeni australiani. E di cui se esistono resoconti, sono stati scritti degli stessi inglesi. Cioè dai vincitori.

Questo tentativo di mostrare il lato poetico e in parte sconosciuto della storia mostra una certa originalità nella scelta. Non è un caso che gli ultimi 5 capitoli, quelli che ci riguardano da vicino, sono dedicati al Piatto della rivoluzione russa, al quadro In the Dead Village di David Hockney, al trono d'armi, alla carta di credito islamica e alla lampada solare e accumulatore. Non ci sono né il computer né l'automobile. E non c'è il cellulare. E già questo basterebbe a spiegare il senso di un libro, a metà tra l'encicolpedia e il romanzo.

La storia del mondo in 100 oggetti
di Neil MacGregor (traduzione di Marco Sartori)
edizioni Adelphi
pagg. 706, 49 euro

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Eugenio Spagnuolo