Salvatore Piscicelli, Vita segreta di Maria Capasso
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Salvatore Piscicelli, Vita segreta di Maria Capasso

Ambigua, affascinante, vitale, determinata: ecco Maria Capasso

Un paio di scarpe in copertina. Se pensiamo alla donna che potrebbe indossarle come ce la immaginiamo? Sommariamente così: gambe slanciate, secca, abito nero al ginocchio, forse al polpaccio.
Invece nella lettura di questo nuovo romanzo di Salvatore Piscicelli, Vita segreta di Maria Capasso (edizioni e/o ), ci addentriamo nel personaggio per scoprire una donna forte e decisa, formosa, una bellezza tipicamente mediterranea, che fa quel che può. Si arrangia, anzi no, lotta per sopravvivere. Una dura.

Maria Capasso è una giovane donna napoletana. Madre, moglie, rimasta orfana da piccola, quando il padre sognava per lei l'università. Giurisprudenza era la facoltà scelta, perché Maria avrebbe dovuto essere un avvocato. Per combattere le ingiustizie e difendere gli innocenti. La fatalità dell'incidente stradale ai genitori la pone invece nella situazione di doversi arrangiare e sopravvivere. Da una zia che la tratta come la peggiore delle Cenerentole, fino al fortunato incontro con l'amore della sua vita, Antonio. Marito devoto, lavoratore su turni, la riscatta da una vita semplice per una vita ritmata dalla casa popolare (con un subentro abusivo), dal lavoro e dai tre figli cui dover pensare.

Maria ama Antonio. E durante la lettura ci sfiora il pensiero che il sentimento sia dettato dall'abitudine, perché Antonio è un bravo guaglió. Insomma, lo ama perché abituata a questo amore, al tran tran della sua vita. Scandita dal lavoro come manicure nel centro estetico di Marisa, dai pettegolezzi della collega Lina e dai clienti abituali come Gennaro. Che saprà aspettare Maria.
Perché quando Antonio si ammala ed è costretto al ricovero, quel tumore segnerà per sempre le loro vite. Antonio una vittima, Maria una vedova, Gennaro l'amante. O il benefattore. O semplicemente un’altra vittima.

Tutto avviene velocemente e in maniera incontrollata, come solo questa malattia sa essere. Crudele come le scelte da fare. Maria è una madre di famiglia, rimasta vedova, cui la vita offre l'opportunità del riscatto. Se guardandosi allo specchio Maria si domanderà se quello riflesso sia o meno il volto di un'assassina... Beh, solo scorrendo le pagine del nuovo romanzo di Salvatore Piscicelli si scoprirà la risposta.

Vita segreta di Maria Capasso è una lettura veloce come la scatto di un grilletto, un libro che non lascia dubbi sulle scelte operate da Maria, che ci accompagna nella sua quotidianità. Sentiremo per lei una empatia che non ci consente di giudicarla negativamente. O invece, ci accompagna il dubbio che molto spesso quel colpo lo si spara insieme, tutti quanti, senza remore e ripensamenti. Perché ogni azione ha il suo contraccolpo, basta solo prendere bene la mira, mettersi in posizione e reggere al rinculo.

Salvatore Piscicelli, Vita segreta di Maria Capasso, edizioni e/o, 2012.

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Valeria Merlini

Nasco ariete, cresco caparbia maturo risorgendo. “Ho capito che sei una fenice, rinata dalle tue stesse ceneri e per far questo ci vuole una grande forza d'animo, chapeau Vale”. Un’insospettabile (donna) mi ha scritto queste parole. E allora ho capito, una volta di più, che si può mollare tutto e ricominciare. Inizio allora a leggere. Poi a scrivere. Poi ancora a leggere e a scrivere. Via così. Mai fermarsi. Mai accontentarsi. Lamentarsi sempre. Una lettera mirata ha fatto sì che finissi nel posto giusto. Panorama.it. Questo. Una sfumatura (anzi tre, quelle del grigio, del nero e del rosso per la precisione) mi hanno relegata nel mondo del Sexy&Co., fatto di pizzi e mascherine, di frustini e di latex, di sex toys e sexy boys. Libri erotici? Il mio pane (e ho detto pane!) quotidiano.

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