The Passenger: un nuovo progetto di letteratura di viaggio
Elena Chernyshova, Agenzia Prospekt
Lifestyle

The Passenger: un nuovo progetto di letteratura di viaggio

The Passenger è il nuovo libro-magazine di Iperborea, un periodico di long form per raccontare i paesi del mondo

Quella del libro-rivista, o della rivista-libro se si preferisce, è una formula piuttosto comune nel mercato editoriale americano, che invece da noi non è ancora stata esplorata in tutte le sue possibilità. Ci prova Iperborea, casa editrice specializzata in narrativa nord-europea, per cui l’estate comincia con una scommessa: la pubblicazione di The Passenger, una raccolta di reportage narrativi e long form, che uscirà periodicamente in libreria (sono previsti tra i cinque e i sei volumi l’anno) con numeri tematici dedicati ciascuno a un paese specifico e prodotti con la stessa cura editoriale di un libro.

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Cos’è The Passenger?

Un progetto che segna una svolta, nella storia di Iperborea, non solo per quanto riguarda “l’oggetto” libro, ma anche per la scelta paesi di riferimento, che abbandona il focus sul nord Europa per spaziare su tutta la cartina. Per le prime due uscite, Iperborea sceglie comunque di giocare in casa: si parte con l’Islanda e si continua con l’Olanda, ma già dalla terza si vola in Giappone e si prosegue verso la Grecia.

Sebbene The Passenger sia pensato anche come compagno di viaggio, i long form, come si intuisce già dal primo volume, non trattano classici argomenti da guida turistica (e per fortuna!). Si tratta dunque di approfondimenti originali (o commissionati direttamente dalla casa editrice o spulciando tra antologie e riviste internazionali), che approfondiscono aspetti meno conosciuti di un paese, scritti da autori del luogo o da scrittori e giornalisti italiani esperti. In ogni volume, poi, le parole sono accompagnate da un reportage fotografico curato da Agenzia Prospekt, e commissionato proprio a partire dai testi per riconsegnare al lettore, anche visivamente, le atmosfere evocate dal racconto.

Per quanto riguarda il primo volume dedicato all’Islanda, il lettore, accompagnato dalle foto di Elena Chernyshova, incapperà nel racconto del boom turistico che negli ultimi anni il paese sta vivendo, e che lascia sbalorditi gli islandesi oltre a dare luogo, spesso e volentieri, a spassosissimi misunderstanding. O ancora nella storia del primo sindaco punk di Reykjavík: Jón Gnarr, un anarchico surrealista che si era candidato per gioco. Certo, non è detto che a tutti interessi leggere un reportage sul calcio islandese o uno sul sovrasfruttamento dei mari, ma quello che The Passenger vuole offrire è un mosaico in cui ciascun lettore interessato a usi e costumi di un paese possa ritrovare qualcosa che rispecchi i suoi interessi, o scoprirne altri che non avrebbe mai pensato di avere. Alla fine è questo quello a cui serve la letteratura di viaggio, no?

Un racconto grafico                 

Anche l’estetica è quella di un prodotto editoriale di alto livello, con chiari riferimenti alla grafica della casa editrice ma la volontà di smarcarsi da un’identificazione troppo netta. Dalla carta scelta per la copertina alla palette cromatica, si riconosce subito il marchio minimal di Iperborea, ma con una ricerca – soprattutto per quanto riguarda le grafiche interne – che lascia intendere la volontà di creare uno stacco rispetto alle altre collane. In particolare The Passenger ha anche un suo logo, diverso da quello della casa editrice: un corvo stilizzato. Un’idea felice, che riassume bene il concept del magazine: il corvo, infatti, rappresenta Huginn e Muninn, i due corvi messaggeri di Odino, che nelle leggende abbandonano il loro nido all’alba per tornare dal dio al calare del sole e raccontargli le notizie che hanno appreso sorvolando i paesi del mondo.
Anche la foto di copertina è racchiusa da una forma che fa pensare al viaggio. Ha le proporzioni esatte di quello di un vagone della transiberiana, raccontano i ragazzi dello studio Tomo Tomo, che si è occupato del progetto.

Quello che ci troviamo davanti, insomma, è un prodotto qualitativamente molto alto, e la cura, in editoria come ovunque, è giusto che si paghi. Il costo del primo volume sull’Islanda è 18,90 euro, come un libro in brossura. Se il timore che questo aspetto possa spaventare il lettore c’è, i primi dati in realtà sembrano premiare l’azzardo editoriale. The Passenger, infatti, è già alto in classifica, secondo nella sezione saggistica nella classifica di Robinson di Repubblica. Si tratta indubbiamente di un dato interessante, che sottolinea come le scelte di qualità, anche se inizialmente possono sembrare un azzardo, finiscono con il catturare l’interesse del pubblico.

Aa. Vv.
The Passenger – Islanda
Iperborea, 2018
176 pp., 18,90 euro

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Matilde Quarti