Mo Yan, nobel della letteratura che ama Faulkner
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Mo Yan, nobel della letteratura che ama Faulkner

Realismo magico made in Cina. Il governo di Pechino esulta perché è un personaggio gradito ma lo scrittore è davvero grande

Chi è Mo Yan, il premio nobel per la letteratura 2012?

Mo Yan è cinese, è nato nel 1955 ed è uno scrittore piuttosto noto oltre a essere stato indicato fra i favoriti di quest'anno per il prize dell'Accademia svedese.

La storia cinese con le sue tragedie e i suoi aspetti surreali è al centro della scrittura del neo Premio Nobel (sono 108 in tutto i vincitori. Cento in solitudine, 8 in condivisione con un altro). Sorgo Rosso, probabilmente il suo libro più famoso, è una lunga e intricata narrazione, piena di forza, personaggi indimenticabili, campagne, banditi, vite contadine e guerriglia e stragi, ambientato negli Anni Venti e durante la lunga occupazione giapponese degli anni Trenta che confluisce poi nella Seconda Guerra mondiale. Al centro della storia Yu Zhan'ao, e sullo sfondo gli immensi campi di sorgo, che ricordano onde di sangue.

I suoli libri in Italia sono pubblicati da Einaudi e da Nottetempo.

Einaudi:
Sorgo rosso (1997)
L'uomo che allevava i gatti (racconti 1997)
Grande seno, fianchi larghi (2002)
Il supplizio del legno di sandalo (2005)
Le sei reincarnazioni di Ximen Nao (2009).

Di Sorgo Rosso ha anche scritto (insieme con Jianyu Chen) la sceneggiatura per il film del 1998 del regista Yimou Zhang.

Nottetempo ha pubblicato Cambiamenti (2011), che così riassume:
Trent’anni di storia cinese, trent’anni di transizione raccontati attraverso i cambiamenti epocali di vite minute, con il tono aperto e autoironico di una confessione tra amici.

Altri Fatti a proposito di Mo Yan:

Intanto, il suo vero nome è Guan Moye e lo pseudonimo Mo Yan significa "Colui che non vuole parlare".

Anche se la politica ufficiale cinese dice che Mo Yan (che personalmente, da lettore, ammiro come un grandissimo autore) è il primo cinese a vincere il Nobel, la verità è che nel 2000 il Nobel per la letteratura lo vinse Gao Xingjian, peccato che fosse (e sia) espatriato in Francia e abbia la cittadinanza francese.

Ad alcuni non piace di Mo Yan una certa riluttanza a opporsi al governo cinese, e il New Yorker lo definisce quello che l'establishment comunista di Pechino aspettava da sempre: un nobel che potesse essere politicamente accettabile.

I due scrittori che hanno maggiormente influenzato Mo Yan pare siano William Faulkner e Gabriel García Márquez (Granta), influenze che si leggono e si notano immediatamente: la passione per la narrazione di storie "locali" con un respiro universale e il gusto da "realismo magico" che intreccia romanzo storico-sociale con percorsi fantastici. Granta ha anche pubblicato un estratto del nuovo romanzo di Mo Yan, Rane.

@gruppodilettura

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Luigi Gavazzi