Milano, si gira: tutti i ciak che raccontano la città
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Milano, si gira: tutti i ciak che raccontano la città

Nel libro, con la prefazione di Carlo Lizzani, gli scorci dell'epoca raccontati attraverso il confronto con le immagini di oggi, in un percorso cinematografico che abbraccia cinquant'anni di storia

Gli scorci più caratteristici della città visti in due prospettive: immortalati nelle principali pellicole e rivisitati alla luce delle trasformazioni urbanistiche. Le piazze, le strade, le periferie, i monumenti della Milano che i maggiori registi hanno ritratto con amore e rispetto nel corso di epoche successive, vengono riproposti alla luce dei cambiamenti e dell'evoluzione della città. In un percorso sociale e cinematografico, documentato da più di 400 foto, vengono racchiusi cinquant'anni di storia della città e del cinema di cui è stata protagonista. Tutto questo è contenuto nel volume Milano, si gira, sottotitolo Gli scorci ritrovati del cinema di ieri, in libreria dal 25 ottobre, autori: Mauro D'Avino, Lorenzo Rumori, Simone Pasquali, Roberto Giani, Andrea Martinenghi, edizioni Gremese.

Dopo l'uscita, lo scorso maggio del primo volume dedicato alla Capitale, dal titoloRoma, si gira, con la prefazione di Enrico Vanzina, Milano diventa protagonista assoluta della cinematografia che va dal 1930 agli anni '80. Nel volume vengono raccontati i film principali girati a Milano, attraverso gli angoli caratteristici che sono stati veri palcoscenici a cielo aperto per le pellicole. La Milano degli anni '30 e la sua metamorfosi fino agli anni '80, attraverso le pellicole cinematografiche è anticipata nella prefazione scritta da Carlo Lizzani, molto legato alla città lombarda che è stata cara anche a registi del calibro di Visconti, De Sica, Antonioni, Pasolini. Lizzani, in particolare, ha ambientato a Milano molte delle sue pellicole, dai polizieschi degli anni '70 alle commedie disimpegnate degli anni '80, periodo in cui il capoluogo lombardo era divenuto simbolo del secondo boom italiano.

Nel volume non c'è solo la dettagliata ricostruzione delle principali location cinematografiche milanesi. Il ritrovamento di molti documenti dell'epoca, ha consentito di rivalutare località che, al tempo delle riprese delle pellicole, venivano considerate a torto di secondaria importanza e quindi liquidate con brevissime descrizioni che, negli anni, ne hanno fatto perdere il ricordo. In quest'ottica riemerge una Milano apparentemente lontanissima, con le vecchie linee dei tram, piazza Duomo con le insegne al neon, le foto dei primissimi fast food, e quelle dei Navigli.

Due esempi tratti dal libro: il primo riguarda il film Lo svitato, con la regia di Carlo Lizzani, interpretato da due giovanissimi attori, Dario Fo e Franca Rame. Siamo nel 1956 e, nella sua incessante corsa attraverso Milano, Achille (Dario Fo) arriva in via Caprara, sul retro della Basilica di San Lorenzo che si vede sullo sfondo del fotogramma. Ebbene, oggi, la visuale della chiesa, una delle più antiche della città, è completamente diversa per la presenza di una costruzione che la fa vedere molto poco, come mostra il fotogramma successivo. Spostiamoci nel 1972, con la pellicola Milano, calibro 9, interpretata da Gastone Moschin. Dal confronto delle immagini del tempo con quelle di oggi, si nota quale sia stata la trasformazione, in soli quarant'anni, del ponte sul Naviglio Grande, inizialmente costruito in calcestruzzo che fungeva solo da passerella pedonale tra le due rive.

Tra gli altri capitoli del volume, quelli che riportano l'elenco di tutti i film girati a Milano, con la biografia dei registi a cui era affidata la regia. Un capitolo è dedicato ai "set ricorrenti" ovvero a quei luoghi, come la Stazione centrale, San Siro, i Navigli, piazza Duomo, più frequentemente utilizzati dai registi. Infine, spazio alle curiosità e al racconto di episodi mai raccontati, accaduti proprio durante la lavorazione delle pellicole.

Milano, si gira
di Mauro D'Avino, Lorenzo Rumori,Simone Pasquali, Roberto Giani, Andrea Martinenghi
Editore Gremese
192 pagine, 18 euro

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Marida Caterini.