Libri per l’estate: 3 esordi da portare in vacanza
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Libri per l’estate: 3 esordi da portare in vacanza

Non solo classici o grandi autori da leggere sotto l’ombrellone. Ecco tre opere prime di qualità

Chi ama leggere lo sa: non c’è cosa più complicata di scegliere i libri giusti da mettere in valigia prima di partire per le vacanze. Per non sbagliare c’è chi punta subito ai grandi autori o ai classici, che è un po’ come buttarsi col paracadute aperto. C’è chi invece punta a qualcosa di leggero, senza troppe pretese, uno di quei romanzi a pochi euro che invadono le vetrine e gli scaffali delle grandi librerie. Ma c’è anche un altro tipo di lettori, che sono magari stufi dei soliti nomi, ma che allo stesso tempo non vogliono rinunciare alla qualità.
Ecco dunque tre romanzi d’esordio degni di nota, firmati da scrittori debuttanti che sembrano promettere grandi cose.

Condominio R39 – Fabio Deotto (Einaudi)
Cosa è successo venerdì 22 marzo nel Condominio R39 alla periferia di Milano? Perché cinque persone sono state trovate in coma e un ragazzo è in stato confusionale? Nell'opera prima di Deotto si trova una trama corale, fatta di personaggi così ben costruiti che potrebbero essere i protagonisti di altrettanti romanzi, uno per ogni figura. E il ritmo è incredibilmente trascinante. Attraverso meccanismi che richiamano il giallo (senza che il romanzo lo sia), l’autore affronta un’analisi quasi impietosa di un’umanità costretta (o che sceglie) le vie dei comodi compromessi, schiava della soffocante ricerca di una felicità dettata da valori spesso senza fondamenta.

Breve trattato sulle coincidenze – Domenico Dara (Nutrimenti)
Commuove e fa sorridere il postino solitario amante delle lettere d’amore, personaggio principale del primo romanzo di Domenico Dara. Il protagonista, che vive in un piccolo paese della Calabria, ha il vizio di aprire, leggere, ricopiare con la stessa grafia e catalogare le missive che gli capitano tra le mani. Due di queste, una lettera d’amore anonima e una che racchiude i loschi affari del sindaco, cambieranno sia il suo destino che quello del paesino. È una storia delicata, dalle sfumature popolari – grazie alla potenza evocativa della lingua – e capace di raggiungere notevoli tratti poetici.

Just a Gigolò – Andrea D’Urso (Edizioni E/O)
Arriva dal Premio Calvino 2013 il felice esordio di Andrea D’Urso. È il racconto di Pino, ex discreto calciatore diventato per necessità e vocazione un quotato e solitario gigolò. Un personaggio carico di cinismo innocente, frutto di un passato che non ha concesso spazio ai sentimenti e di un presente che non sembra aprire porte o orizzonti. D’Urso ci parla di un’alienazione sentimentale e di un vuoto di valori che in molti nella nostra contemporaneità provano almeno una volta. Ma c’è anche spazio per sorridere.

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- Condominio R39 – Fabio Deotto (Einaudi)
- Breve trattato sulle coincidenze – Domenico Dara (Nutrimenti)
- Just a Gigolò – Andrea D’Urso (Edizioni E/O)

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Andrea Bressa