La qualità dei libri misurata con un algoritmo
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La qualità dei libri misurata con un algoritmo

Una casa editrice francese sta mettendo a punto un programma destinato ad affiancare le normali procedure di lettura delle bozze

Dalla Francia giunge una notizia che potrebbe provocare una piccola rivoluzione nel mondo della letteratura. I ricercatori di una casa editrice transalpina, la Short Edition, starebbero infatti mettendo a punto un algoritmo in grado di valutare la qualità dei manoscritti sottomessi al suo giudizio.

Il computer estrapolerà le informazioni necessarie da un database di ben 25.000 titoli, valutati in precedenza da lettori in carne e ossa. A partire da questa considerevole mole di dati il programma potrà dunque muoversi in autonomia per giudicare gli inediti secondo criteri di qualità già noti.

Gli sviluppatori del software assicurano che la loro creatura sarà in grado non soltanto di correggereerrori di punteggiatura e di ortografia, ma anche di scovare le ripetizioni, calcolare la lunghezza media delle frasi e la loro leggibilità, fino a determinare in quale percentuale sostantivi, verbi e aggettivi concorrono a costruire il tessuto connettivo del testo.

Naturalmente non potevano mancare le polemiche, relative a un ipotetico scenario da catastrofe in cui la letteratura diventa un’attività sottomessa alle rigide formule di un calcolatore. Ma i responsabili della Short Edition si affrettano a rassicurare gli scettici: il nuovo algoritmo sarà utilizzato esclusivamente per snellire le normali procedure di lettura e correzione, effettuando una prima scrematura delle decine di manoscritti che ogni giorno si accumulano sulla scrivania degli editor.

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Andrea Bressa