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'Il grande Grabski', di Marco Rinaldi – La recensione

Una divertente parodia della psicanalisi, per imparare a riconoscere le proprie paure, riderne e tirare finalmente un grande sospiro di sollievo

Si può ridere delle proprie paure? Intendiamo quelle più profonde, meno definite e più arcaiche, capaci di bloccarci davanti alle scelte della vita e che spesso ci fanno nascere dei grandi dubbi su chi siamo e cosa stiamo facendo? Il bel romanzo di Marco Rinaldi intitolato Il grande Grabski (edito da Fazi) sembra suggerire una risposta positiva.

LA TRAMA: UNA PARODIA DELLA PSICANALISI

Il protagonista è Maurizio, un uomo semplice, senza troppe aspirazioni. Ama cucinare: ai fornelli è un maestro, autodidatta grazie alla passione trasmessagli dall'amorevole madre fin da quando era bambino. Preparare pietanze è il suo modo per sentirsi vivo, un metodo di comunicazione con il mondo che gli è spesso utile con le donne, ma che ha dovuto mettere da parte dopo il matrimonio. A parte un piccolo problema di eiaculazione precoce, Maurizio non sembra avere particolari disturbi o pensieri. Ma la bella e autoritaria moglie Francesca è convinta che Maurizio sia malato, che debba risolvere i conflitti interni che lo bloccano. Lo costringe dunque a rivolgersi al bizzarro dottor Grabski, psichiatra eccentrico che segue la dottrina freudiana, ma anche quella lacaniana o junghiana, a seconda del momento.

Il-grande-Grabski-rinaldi-faziCopertina del libro 'Il grande Grabski', di Marco RinaldiFazi

Inizia così un percorso di psicoterapia surreale, ricco di divertentissimi e spesso grotteschi dialoghi fra dottore e paziente. Seguendo fiducioso le indicazioni del caotico Grabski, Maurizio entra in crisi e finisce per stravolgere completamente la propria vita. Allontana i genitori, divorzia dalla moglie Francesca, perde il lavoro e si ritrova sempre più solo con se stesso. Ma questo fare piazza pulita attorno a sé porta Maurizio al raggiungimento di una diversa coscienza riguardo alle proprie passioni e inclinazioni, riuscendo così, in modo inaspettato, a costruirsi una nuova vita e un vero benessere.

PERCHÉ LEGGERE 'IL GRANDE GRABSKI'?

Si può ridere delle proprie paure, dunque? La risposta alla domanda iniziale non è esplicita ne Il grande Grabski. La capacità, anche solo temporanea, di vedere con leggerezza gli ostacoli della vita arriva al lettore grazie all'ironia e al taglio tragicomico che Rinaldi è riuscito a dare a questa storia così divertente e allo stesso tempo, per certi versi, così universale. Siamo tutti un po' Maurizio, alla ricerca della nostra strada, alle prese con i condizionamenti che provengono dalle persone vicine, impegnati a provare a trovare conforto, guida e illuminazione attraverso le innumerevoli proposte che la nostra società mette sul piatto (sesso, yoga, spiritualità, psicanalisi, hobby e molto altro). Che poi la soluzione forse non c'è, ma ridere di tutto questo sembra un ottimo modo per tirare un sospiro di sollievo e vivere la vita con molta più serenità.


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Il grande Grabski
di Marco Rinaldi
(Fazi)
235 pagine

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Andrea Bressa