La favola inedita di Hans Christian Andersen
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La favola inedita di Hans Christian Andersen

Si intitola ‘La candela di sego’ ed è il primo racconto scritto dal grande autore danese, scoperto recentemente in una vecchia scatola

L’albero addobbato, un camino acceso, i bimbi e i loro desideri sono gli ingredienti giusti per quell’atmosfera da fiaba che spesso si ritrova sotto Natale. E sembra una magica coincidenza il recente ritrovamento della primissima favola scritta dal papà della letteratura per bambini, Hans Christian Andersen.

Lo scorso ottobre lo storico Esben Brage stava rovistando in un polveroso scatolone all’Archivio Nazionale di Funen, località danese a due passi da Odense, la città natale di Andersen. È li che si è imbattuto in un piccolo manoscritto di sei pagine intitolato Taellelyset (La candela di sego). Il suo occhio esperto ha subito riconosciuto la mano dell’autore della Sirenetta, soprattutto notando la dedica autografa “A Madame Bunkeflod dal suo devoto H.C. Andersen”; la donna in questione era una vedova dalla quale il giovane Andersen prendeva libri in prestito e con la quale da grande ebbe anche una relazione.

La breve favola, composta da appena 700 parole, racconta la storia di una modesta e sporca candela, dimenticata da tutti, che riesce a dimostrare la sua bellezza di luce nel momento in cui viene finalmente ripulita e accesa.

Si tratta di un racconto breve e semplice, di un Andersen ancora sconosciuto e artisticamente immaturo, lontano dalle favole che lo hanno reso immortale. Eppure è comunque un documento molto importante in ambito accademico.

La definitiva conferma della paternità dello scritto è arrivata in questi giorni, dopo che un team di esperti e critici ha esaminato per filo e per segno il testo, datato intorno al 1820. Andersen aveva quindi 15 anni, a dimostrazione della sua precoce passione per la scrittura.

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