Copertine dei libri d’estate, è tempo di nero
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Copertine dei libri d’estate, è tempo di nero

Non c’è alcun dubbio: sarà il nero il colore dell’estate editoriale. Ma non è solo il tempo dei Patterson, dei Follet e dei King

Non c’è alcun dubbio: sarà il nero il colore dell’estate editoriale. Complice anche l’immancabile accoppiata thriller-ombrellone che porterà sulle spiagge pagine e pagine di letteratura (cosiddetta) di genere. Ma non è solo il tempo dei Patterson, dei Follet e dei King.

Stabile in vetta alle classifiche, ormai da alcune settimane, le Cinquanta sfumature di E. L. James che grigie, nere, o rosse che siano, vestono sempre con lo stesso nerazzurro metallizzato. Segue a ruota l’oscuro Ammaniti col suo Il momento è delicato. La copertina si fa negativo fotografico, che non basta il nero ai momenti più oscuri della penna dello scrittore romano: tanto cattiva cade la pagina che ha da essere, oltre che nera, negativa in sovrappiù.

A De Cataldo tocca un nero stagionale per il suo Libanese: essicato, spaccato, che da lontano pare terra bruciata, asfalto infranto, o gomma vulcanizzata. Nero anche per i più giovani con Rapture, l’ultima puntata della saga Fallen di Lauren Kate, paranormal romance fra angeli e demoni. E se resistono in classifica il celestino dell’ultimo Gramellini e il verde pisello di Fulvio Ervas, sono Glenn Cooper, Jo Nesbø e il solito Camilleri (pubblicato nel blu-Memoria della sempiterna collana Sellerio) a spostare definitivamente l’ago Pantone della nostra bilancia verso più oscure regioni.  

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Giulio Passerini