Consigli di lettura: cinque romanzi da cento pagine (più o meno)
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Consigli di lettura: cinque romanzi da cento pagine (più o meno)

Da Sciascia a Francis Scott Fitzgerald, da Calvino a Dürrenmatt, ecco una lista di opere da leggere tutte in un fiato

Chi ama leggere lo sa: non c’è miglior soddisfazione che iniziare e finire un buon libro tutto in una volta. Non sempre però si hanno a disposizione il tempo o le energie per farlo, soprattutto se si tratta di un titolo voluminoso.

Così, ispirandoci a Centopagine , la famosa collana che Italo Calvino si inventò e curò per Einaudi dal 1971 al 1983, abbiamo stilato una breve lista di consigli di lettura che stanno attorno (più o meno), appunto, al centinaio di pagine.

Si tratta di cinque romanzi brevi (o racconti lunghi) di qualità, capaci di regalare una o due orette di piacevole evasione:

Il visconte dimezzato - Italo Calvino (Mondadori) – 133 pagine

Non possiamo non inserire in lista Calvino, che ci ha fornito lo spunto. Ecco la divertente e stravagante storia del visconte Medardo di Terralba, il quale, colpito da una cannonata turca, torna a casa diviso in due metà, una buona (anzi “buonista”) e l’altra malvagia (e forse più realista?).

Il curioso caso di Benjamin Button – Francis Scott Fitzgerald (Donzelli) – 59 pagine

È un fantasioso racconto dell’autore de Il grande Gatsby, reso famoso dall’omonima trasposizione cinematografica con Brad Pitt a fare da protagonista. La bizzarra storia del signor Button è quella di un uomo inspiegabilmente nato già vecchio, che ringiovanisce man mano che passano gli anni.

Una storia semplice – Leonardo Sciascia (Adelphi) – 66 pagine

Il maestro siciliano è rappresentato qui da un piccolo libro che, nonostante le ridotte dimensioni, ha in sé una trama capace di scuotere a fondo la coscienza del lettore. A dispetto del titolo, si tratta di una storia complicatissima, un giallo che parla di droga e mafia (senza che questi termini vengano mai nominati). E come spesso accade nelle opere di Sciascia (e in alcuni fatti della Storia del nostro Paese), il colpevole si scopre, ma la giustizia vince a metà.

Uomini e topi – John Steinbeck (Bompiani) – 132 pagine

Romanzo del grande premio Nobel statunitense tradotto da Cesare Pavese, Uomini e topi racconta le vicende di alcuni braccianti dediti al duro lavoro in una fattoria della California, intorno agli anni Trenta. I protagonisti sono Lennie e George: il primo ha un ritardo mentale che lo rende incapace di controllare la sua enorme forza fisica, ma trova in George un amico disposto ad aiutarlo. I due condividono il sogno di comprarsi un giorno una casa, con allevamento di conigli annesso. Ma il destino ha in serbo qualcosa di più drammatico.

Il giudice e il suo boia – Friedrich Dürrenmatt (Feltrinelli) – 112 pagine

È uno dei primissimi romanzi dello scrittore svizzero. Si tratta di un giallo costruito con una maestria difficilmente individuabile in altri autori, con un meccanismo così perfettamente congegnato che il lettore non può che rimanere rapito fino all’ultima, sorprendente, pagina.

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- Il visconte dimezzato - Italo Calvino (Mondadori)

- Il curioso caso di Benjamin Button – Francis Scott Fitzgerald (Donzelli)

- Una storia semplice – Leonardo Sciascia (Adelphi)

- Uomini e topi – John Steinbeck (Bompiani)

- Il giudice e il suo boia – Friedrich Dürrenmatt (Feltrinelli)

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Andrea Bressa