Chi ha bisogno di te di Elisabetta Bucciarelli
Skira
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'Chi ha bisogno' di te di Elisabetta Bucciarelli. La recensione

Quando il nostro modo di amare non dipende solo da noi ma, soprattutto, dagli incontri che la vita ci propone

Meri ha diciassette anni. Suona il pianoforte, gioca a pallamano, va bene a scuola, non è in crisi adolescenziale e ha un solo grande desiderio: innamorarsi. Provare (e patire) le pene d’amore, gli struggimenti che fanno dimenticare chi sei e cosa fai, lo sfarfallio nello stomaco e una passione che vada oltre la sua musica.

Vive con sua Mamma, con la quale ha un rapporto di intensa condivisione. La musica le accomuna, i Queen scandiscono i loro sentimenti insieme alla semina di piante e fiori: dal faggio alla betulla per rimarcare con le radici quello che non deve essere dimenticato, una coppia di avocado per una nascita, il limone e la sua asprezza per separarsi dalle persone, fiori multicolori per sorprendersi ad ogni primavera con la casualità del loro sbocciare.   

L’ultimo romanzo di Elisabetta Bucciarelli parla di amore completo, di una dedizione totale che spinge consapevolmente ogni gesto, anche il più piccolo e all’apparenza insignificante, attraverso il compimento di gesti rivolti ai bisogni o desideri di chi ci sta accanto e si prodiga, nella maniera più indicata, talvolta originale o apparentemente distaccata, nell’aiutarci a trovare risposte anche quando sembrano impossibili se non da scovare da essere quanto meno codificate.

Chi ha bisogno di te (Skira) racconta il bisogno di amore di ognuno di noi. La Mamma con le sue stramberie, ma con un carico pesante sulle spalle che cerca di distribuire tra la passione per le piante e la scrittura, amplificata dalla musica e dai suoi significati. Sembra abbia accantonato l’amore senza una ragione apparente. Meri indagherà tra i vasi contenenti i semi di tutte quelle piante alla ricerca della risposta.

Fino a quando iniziano ad arrivare i primi biglietti amorosi a Meri che la mettono faccia a faccia con le sue paure: come comportarsi di fronte a tutto quello che aveva desiderato?
Ad affiancarla nella sua quotidianità l’amica Sara, simile e diversa al tempo stesso. Un turbinio di nuovi e controversi sentimenti si presentano come un ventaglio di possibilità: chi sei e cosa vuoi, ma soprattutto perché?

Perché una delle risposte, inaspettate, è che non sempre quello che sogniamo è, alla fine dei conti, quello che in realtà desideriamo. Perché forse i nostri desideri prendono delle strade diverse. Quelle che non avevamo considerato.   

Chi ha bisogno di te
di Elisabetta Bucciarelli
Skira, 2017

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Valeria Merlini

Nasco ariete, cresco caparbia maturo risorgendo. “Ho capito che sei una fenice, rinata dalle tue stesse ceneri e per far questo ci vuole una grande forza d'animo, chapeau Vale”. Un’insospettabile (donna) mi ha scritto queste parole. E allora ho capito, una volta di più, che si può mollare tutto e ricominciare. Inizio allora a leggere. Poi a scrivere. Poi ancora a leggere e a scrivere. Via così. Mai fermarsi. Mai accontentarsi. Lamentarsi sempre. Una lettera mirata ha fatto sì che finissi nel posto giusto. Panorama.it. Questo. Una sfumatura (anzi tre, quelle del grigio, del nero e del rosso per la precisione) mi hanno relegata nel mondo del Sexy&Co., fatto di pizzi e mascherine, di frustini e di latex, di sex toys e sexy boys. Libri erotici? Il mio pane (e ho detto pane!) quotidiano.

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