Candida Livatino e i segreti della scrittura
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Candida Livatino e i segreti della scrittura

La grafologa svela il carattere di mostri sacri come Verdi, Beethoven e Wagner, ma anche di Fiorello, Gerry Scotti, Pippo Baudo, senza trascurare i protagonisti della cronaca nera

Candida Livatino, la più famosa grafologa d'Italia, specializzata in analisi della scrittura, dei disegni dell'età evolutiva e in valutazioni finalizzate alla selezione del personale, ha pubblicato per Sperlink & Kupfer I segreti della scrittura, sottotitolo Conosci te stesso e gli altri con la grafologia. La prefazione, singolare, è di Mario Giordano, un ex scettico, totalmente convertito alla scienza grafologica dalla bravura dell'autrice che sa penetrare nell'intimo dell'animo umano attraverso la semplice grafia. La Livatino collabora con i principali rotocalchi di informazione Mediaset come perito grafologo nei principali casi di cronaca nera e rosa. Per il TGcom24 analizza i disegni dei bambini. Panorama.it ha incontrato la grafologa che, nel libro, ha analizzato per la prima volta anche le scritture di tre nomi eccellenti: Giuseppe Verdi, Ludwige van Beethoven e Wagner.

Ci spiega innanzitutto, come è nato questo libro?

Nasce dal desiderio di far conoscere al grande pubblico la grafologia come scienza che non si occupa solo dello studio della scrittura e dell'analisi dei segni tracciati, ma è in grado di penetrare nell'animo di chi scrive e di individuarne le caratteristiche. L'insieme dei segni rappresenta un puzzle che compone il carattere dello scrivente. Nel libro sono indicati vari elementi in grado di definire la personalità interessata.

Ce ne anticipa alcuni?

Una scrittura troppo appoggiata al margine sinistro del foglio è segno di un grande attaccamento al passato ed alla famiglia di origine. La distanza dal margine destro invece, evidenzia la proiezione verso il futuro, la realizzazione professionale. Calcare la grafia significa possedere grande energia e grinta. Nel libro vengono analizzati anche gli scarabocchi e la firma che merita un'attenzione particolare perché è una sorta di biglietto da visita per chi scrive.

Perché è importante anche la forma delle varie consonanti?

Sono dei rivelatori di carattere molto significativi. Ad esempio, alcune lettere, come la "g" e la "f" se sono allungate verso il basso, fanno capire che si è in presenza di una persona che predilige le passioni e insegue il bisogno di gratificazione. Se, invece, consonanti come la "l", la "t" sono allungate verso l'alto, ecco una persona iperattiva, entusiasta delle novità e piena di idee.

Nel libro lei analizza i profili grafici di vari personaggi, di cronaca, spettacolo e musica.Cominciamo dai primi, chi sono?

Mi occupo di Amanda Knox la cui scrittura, statica, mette in luce un grande controllo sulle proprie emozioni. Poi ci sono Michele Misseri, dalla grafia carica di tensioni,Olindo Romano la cui grafia è infantile, Omar Favaro che non ha ancora maturato una personalità strutturata, Raffaele Sollecito che denota insicurezza e Sabrina Misseri che mette in risalto una forte instabilità emotiva.Infine Salvatore Parolisi fa capire, scrivendo, la sua insicurezza per tutto quello che fa e dice.

Tra i personaggi dello spettacolo, che ci dice di Fiorello, Gerry Scotti e Pippo Baudo?

Fiorello colpisce per la scrittura che occupa tutto il foglio seppure con poche parole.E' tipica di una personalità esuberante, quasi incontenibile che ha molto da dire ed ama essere al centro della scena. Gerry Scotti, dalla scrittura curvilinea, sa comunicare con estrema semplicità ed è una persona molto ricettiva. Pippo Baudo con parole spesso indecifrabili evidenzia energia e voglia di veder realizzati i propri progetti

Poi ci sono tre profili eccellenti, Giuseppe Verdi, Ludwig van Beethoven e Richard Wagner

La grafia di Verdi rivela brillante intelligenza e originalità di pensiero che vengono esaltate nella musica. E' stato irascibile e inflessibile sia con gli altri che con se stesso.E nell'affettività ha avuto difficoltà ad esprimere i propri sentimenti. L'insieme delle caratteristiche grafologiche evidenzia una personalità complessa. Beethoven rivela estrema vitalità creativa e amore per la solitudine senza però il difetto di rinchiudersi in se stesso.E' stato un uomo di poche parole, indipendente e combattivo. La scrittura, pendente verso destra, evidenzia che i suoi dolori personali trovavano una connotazione artistica nella musica. Di Wagner ho notato subito la rapidità del testo grafico che rivela un carattere reattivo, al limite del sanguigno. Il largo tra le lettere significa che era sempre alla ricerca di nuovi stimoli e non si  preoccupava di trasgredire le convenzioni sociali.

Come è riuscita a convertire Mario Giordano alla veridicità della scienza grafologica?

Un giorno sono andata da lui e gli ho chiesto di scrivere qualcosa. Quando sono tornata, gli ho consegnato una busta con l'esito della mia analisi grafologica.Dopo averla letta mi ha confessato di aver provato prima un senso di sorpresa, poi di sgomento. Perché capiva che attraverso quattro scarabocchi io ero riuscita a penetrare nei segreti delle sue emozioni, dei suoi pensieri, delle sue paure, anche quelle più nascoste e sconosciute.

E' vero che l'analisi grafologica può contribuire ad individuare anche problemi psicologici o fisici?

Capire il messaggio che l'inconscio invia attraverso la scrittura  può essere utile dal punto di vista medico, orientativo o giudiziario.Nel mondo professionale la scrittura aiuta a capire se una persona è tagliata per un determinato incarico, se è in grado di assumersi grosse responsabilità o essere alla guida di un team.

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Marida Caterini.