Letture eretiche ed erotiche: 'Il candelabro sepolto' di Stefan Zweig
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Letture eretiche ed erotiche: 'Il candelabro sepolto' di Stefan Zweig

Undici vecchi e accorati rabbini e il bambino Beniamino inseguono in una notte del 455 d.C. i carri dei Vandali razziatori di una Roma agli sgoccioli

Il candelabro sepolto
di Stefan Zweig
(Skira, 184 pagine, 15 euro)
Undici vecchi e accorati rabbini e il bambino Beniamino inseguono in una notte del 455 d.C. i carri dei Vandali razziatori di una Roma agli sgoccioli. Vogliono recuperare la mitica Menorah, il candelabro a sette bracci che illuminava l’Arca dell’alleanza ed era stato portato come bottino a Roma da Tito nel 70 d.C. Il sacro candelabro, come il popolo ebreo, è costretto alla diaspora e diventa preda di Giustiniano, algido ramarro e crudele imperatore di Bisanzio, dove un Beniamino ormai vecchissimo proverà a riottenerlo.
Perché leggerlo
La prosa di Zweig è cristallina e accompagna con arte lieve il lettore fra pogrom e diaspora in una avventura bella come una favola: una sorta di ricerca del Graal innescata da una scomparsa a cui non ci si arrende. Imperdibile la postfazione di Fabio Isman, dove la ricerca passa dal mito alla storia.

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