"I cacciatori di libri", thriller medievale di Raphaël Jerusalmy
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"I cacciatori di libri", thriller medievale di Raphaël Jerusalmy

Lo scrittore ex agente dei servizi segreti israeliani torna con un romanzo che racconta una battaglia per salvare manoscritti preziosissi dall'Inquisizione

Ex agente dei servizi segreti israeliani nato a Parigi, ora impegnato a Tel Aviv nel commercio di libri antichi, dopo aver debuttato con Salvare Mozart Raphaël Jerusalmy torna con un nuovo romanzo, I cacciatori di libri(edito da e/o, collana Dal Mondo). 

Dalla Parigi di Luigi XI alla Gerusalemme medievale passando per la Firenze dei Medici, lo scrittore israeliano racconta coi toni del thriller un'epica battaglia per proteggere dalla distruzione i libri: la storia di una confraternita di rabbini decisi a salvare manoscritti preziosissimi, di un agente segreto ante litteram e di un secolo di rivolgimenti.

254005Alla fine del Medioevo, all'epoca dell'invenzione della stampa, una misteriosa cospirazione cerca di contrastare l'oscurantismo della Chiesa e difendere la cultura e la libertà di pensiero dalla censura dell'Inquisizione. La singolare alleanza coinvolge nientemeno che il trono di Francia, i Medici di Firenze e un gruppo di monaci e di rabbini che operano a Gerusalemme in totale clandestinità, per conservare, ricopiare e diffondere le preziose opere del passato.
Il personaggio principale del libro è François Villon, poeta realmente esistito, autore di celebri ballate e in un certo senso fondatore della lingua francese moderna. Figura straordinaria e contraddittoria, letterato e insieme malfattore e assassino, all'età di trentun anni venne imprigionato per i suoi crimini e condannato all'impiccagione. Alla fine Luigi XI gli concesse la grazia, ma fu comunque bandito da Parigi, che lasciò l'8 gennaio 1463: da questa data di lui si persero completamente le tracce.

Jerusalmy si diverte a immaginare questa seconda parte della sua vita e gli affida il ruolo d'intermediario tra il sovrano e i membri della confraternita. Villon è uno spirito libero e non si lascia manipolare né si piega agli interessi dei potenti. Affiancato dal burbero Colin e dalla bella e silenziosa Aisha, François persegue uno scopo tutto personale (a salvaguardia di ciò che lui definisce la "Parola") e conclude la missione in Terra santa in maniera imprevedibile, dimostrando che a volte i libri possono anche cambiare il corso degli eventi.

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I cacciatori di libri

di Raphaël Jerusalmy
(traduzione dal francese di Federica Alba)
edizioni e/o
272 pagg., 18 euro

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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