"La morte ha fame e tu sei la mela". Non c'è che dire, la frase è d'effetto. Ed è quella che introduce il titolo del libro Biancaneve e il cacciatore , che esce in Italia (edito da Mondadori, 235 pagg.) in contemporanea con l'atteso film di Rupert Sanders, rivisitazione in chiave dark della classica favola dei fratelli Grimm.
La copertina non poteva che richiamare la locandina della pellicola, dall'11 luglio al cinema, con Charlize Theron regina cattiva in aderente vestito color ardesia con il colletto che si apre in un volo di corvi neri, richiamando una delle scene più suggestive del lungometraggio. Alla sua destra la Biancaneve dalla bellezza in fiore e malinconica di Kristen Stewart e alla sua sinistra il cacciatore interpretato da Chris Hemsworth.
Il romanzo è firmato Lily Blake e si basa sulla sceneggiatura di Evan Daugherty (autore anche del soggetto), John Lee Hancock e Hossein Amini. Con un'operazione contraria a quella più in voga, è il libro a essere tratto dal film.
Ecco così che la regina Ravenna è una strega che a Biancaneve più che la bellezza invidia l'età e che si nutre della giovinezza delle fanciulle del regno per non invecchiare, strappandola via in un respiro di violenza brutale.
"Chiuse le dita intorno alla gola della ragazza. Rose aprì la bocca per urlare, ma non uscì alcun suono. Ravenna, per contro, sentiva sgorgare la giovane essenza di Rose come acqua da un pozzo che aspettava solo di essere raccolta."
Biancaneve dovrà attraversare la Foresta Tenebrosa per salvarsi, ma sarà in quella Incantata, dove abitano le fate, che riceverà la benedizione di un "maestoso stallone bianco, circandota da una magica luce dorata".
"Lei è la vita, colei che guarirà la terra. È la prescelta", dice Muir, uno dei nani, il più vecchio, con gli occhi coperti da un sottile velo bianco.
Una Biancaneve così, guatrice del mondo in crisi, sarebbe davvero utile oggi.
