Austin Kleon, Ruba come un artista
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Austin Kleon, Ruba come un artista

L'originalità è una virtù sopravvalutata, ecco il messaggio di questo agile librettino firmato da Austin Kleon, consulente per aziende come Pixar, Foursquare, Google e The Economist. Insomma, uno che in fatto di creatività sa quello che dice.

Il vero artista ruba, fatevene una ragione: film, libri, cartoni animati, statue neoclassiche, check-in sui social network, cartelli stradali, quadri, gusti di gelato. E' questo che vuole dirci Austin Kleon nel suo Ruba come un artista : ogni cosa può entrare a far parte del processo creativo se sai elaborarla per come si deve. L’importante è mescolare, riutilizzare e creare qualcosa di assolutamente nuovo, qualcosa che non era mai venuta in mente a nessuno.

A pensarci bene voler essere originali a ogni costo può diventare un vero problema: se cerchi con tutte le tue forze di fare qualcosa di nuovo e straordinario sarà molto più difficile lasciarti influenzare da quello che ti circonda. Sarai più esigente, più selettivo, forse troppo. Il consiglio di Kleon è “smetti di preoccuparti e dacci dentro”, i risultati arriveranno.

A metà fra un manuale di self-help e un aforismario,Ruba come un artistaè un rapido compendio per il creativo in crisi: da Gide a David Bowie, da Patti Smith a Banana Yoshimoto, passando per un Jay-Z inedito e vagamente veterotestamentario (“Dato che eravamo figli senza padri… trovammo i nostri padri nella cera, nelle strade e nella storia: scegliemmo dei padri che ci ispirassero il mondo che volevamo realizzare”), Kleon schiera un piccolo eserciti di artisti e designer, creativi e scrittori, pronti ad aprire il fuoco delle idee contro il più terribile dei nemici: la pagina bianca.

Non mancano poi i consigli pratici: scegliti dei maestri, fatti il tuo albero genealogico, sii curioso prima che creativo, copia più che puoi, omaggia i tuoi miti e faglielo sapere, spegni il computer, annoiati, circondati di gente più in gamba di te, ma soprattutto meravigliati.

E’ nella meraviglia e nella varietà, infatti, che affonda le sue radici la creatività: un concetto che gli europei hanno avuto ben chiaro fin dal ‘500, quando in tutto il continente cominciarono a fare la loro apparizione nelle dimore più aristocratiche i cosiddetti “gabinetti delle curiosità”, piccole stanze adibite alla raccolta degli oggetti più disparati e provenienti da ogni parte del mondo.

Oggi la rete pullula di gabinetti di curiosità (tumblr, per esempio, è una delle piattaforme più adatte allo scopo) e da ogni parte del mondo “collezionisti” digitali (come la celeberrima Maria Popova ) curano le proprie raccolte di contenuti e le condividono con i lettori. A questo proposito Kleon è molto chiaro: leggete, imparate, incuriositevi più che potete e alla fine condividete quello che vi ha meravigliato di più. È solo nel confronto con gli altri che è possibile valutare l’impatto delle idee e capire se si tratta di idee davvero incendiarie o di fuochi di paglia.

E poi ecco una delle cose più importanti: ponetevi dei limiti. Di tempo, di soldi, grammaticali, di ingredienti, mettete dei paletti alla vostra creatività: è così che nasce il divertimento. Basta pensare a un videogioco come Super Mario: quanto sarebbe noioso andare da A a B senza una miriade di ostacoli non necessari lungo il percorso?

Insomma, l’importante non è concentrarsi su dove si vuole arrivare ma capire da dove si vuole partire e godersi al massimo il percorso. Non importa chi credi di essere e dove vorresti andare, secondo Kleon sono cose che non esistono: importa solo la strada che stai facendo e i colpi che riesci a mettere a segno. Rubare, ma come un artista.

Austin Kleon, Ruba come un artista, Vallardi, 160 pagine, 10 euro

@giuliopasserini

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Giulio Passerini