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EPA/AFP/Georges Bendrihem/ANSA
Lifestyle

5 libri per ricordare Michel Tournier

Ecco alcuni dei titoli più belli del grande autore francese scomparso a 91 anni

'Venerdì o la vita selvaggia'

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Best seller nella letteratura per ragazzi, con 7 milioni di copie vendute e decine di traduzioni. Trae ispirazione dal Robinson Crusoe di Daniel Defoe, ma il protagonista è il selvaggio Venerdì, un uomo semplice che insegna al naufrago a vedere la realtà da un punto di vista più autentico e positivo. Si trovano temi come l’accettazione del diverso, il rispetto della natura e una riconsiderazione sul ruolo della società umana in quel grande e delicato meccanismo che è il mondo.

Venerdì o la vita selvaggia
di Michel Tournier
(Salani)
127 pagine

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'Lo specchio delle idee'

Si tratta di un breve ed efficace gioco delle coppie e dei contrari. Dicotomie come dio e diavolo, uomo e donna, assoluto e relativo sono gli strumenti per accedere ai meccanismi del pensiero, toccando filosofia, letteratura e mito.

Lo specchio delle idee
di Michel Tournier
(Garzanti)
144 pagine

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'Il re degli ontani'

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Il giovane soldato francese Abel Tiffauges viene catturato dai tedeschi e deportato nel campo di Moorhof, nella Prussia Orientale, a due passi dalla riserva di caccia di Herman Goring. È qui che Abel decide di arruolarsi nella riserva del generale, fino a quando riesce a diventare un reclutatore di ragazzini, allo scopo di farne dei combattenti per il nazismo e con la convinzione di poterli così proteggere. Grazie al suo ruolo riuscirà anche a salvare un giovane ebreo di nome Ephraim.

Il re degli ontani
di Michel Tournier
(Garzanti)
462 pagine

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'La goccia d’oro'

Idriss è un giovane pastore arabo. Un giorno, nella sperduta oasi sahariana in cui vive, appare una donna bionda, parigina, che gli scatta una fotografia. Il ragazzo chiede che la sua immagine gli venga restituita, ma riceve solo la promessa che gli verrà rispedita una volta tornata a Parigi. Gli anni passano e quella foto non torna. Idriss, intanto, è costretto a emigrare e si trasferisce proprio nella capitale francese, sia per trovare lavoro che per recuperare la propria immagine. In questo romanzo Tournier parla di immigrazione, di rispetto dei propri e degli altrui modi di vivere e vedere il mondo, riflettendo, contemporaneamente, sul significato stesso del termine ‘identità’.

La goccia d’oro
di Michel Tournier
(Garzanti)
186 pagine

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'I re magi'

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Tournier recupera le figure dei saggi giunti dall’oriente per adorare Gesù. Il suo scopo e ridare vita a un mito mortificato dalla trasformazione in allegoria, compiuta attraverso le poche righe che si possono trovare in uno solo dei Vangeli, quello di Matteo. Ci sono il segno, lo studio e l’osservazione, ma anche il viaggio, che, come spesso accade, è al contempo fuori e dentro i personaggi.

I re magi
di Michel Tournier
(Salani)
122 pagine

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Andrea Bressa