'L’amore è un progetto pericoloso'
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'L’amore è un progetto pericoloso'

Torna l’australiano Graeme Simsion con il seguito del suo romanzo d’esordio 'L’amore è un difetto meraviglioso'

È sempre un grosso rischio provare a cavalcare con il secondo romanzo il successo ottenuto con l’opera d’esordio. Ci tenta Graeme Simsion, scrittore australiano conosciuto nel 2013 con il suo primo libro L’amore è un difetto meraviglioso (Longanesi). Con quell’opera, dal titolo per certi versi fuorviante, Simsion racconta le vicende di Don Tillman, professore all’Università di Melbourne che, a causa della sindrome di Asperger, conduce una vita scandita in modo rigorosissimo, in cui ogni momento è pianificato con precisione, anche l’amore. Titolo fuorviante perché non era per nulla una classica storia romantica. Quell’originale trama riuscì grazie al passaparola a conquistare non pochi lettori.

A distanza di due anni ecco dunque di nuovo Don Tillman in L’amore è un progetto pericoloso, edito ancora da Longanesi. In questo secondo capitolo ritroviamo il professore sposato con Rosie, l’unica donna che è riuscita a sbloccare le sue resistenze emotive. Le difficoltà non sono poche: non è semplice convivere con un uomo che pianifica con cura maniacale qualsiasi cosa, dai pasti agli spostamenti casa-lavoro. Per non parlare del momento in cui è costretto a fare i conti con il “progetto padre”.

Graeme Simsion riesce ancora a mantenere viva la curiosità su questo brillante spunto narrativo. E, anche stavolta, non sforna una comune favola romantica, ma un romanzo leggero capace di intrattenere con simpatia anche i lettori più esigenti.

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Andrea Bressa