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Italianissima! L'arte fra le due guerre al MuSa di Salò

Fino al 9 dicembre 2018, oltre 80 opere che rende omaggio all'arte italiana del'900

Birolli, Campigli, Carrà, Casorati, de Chirico, de Pisis, Guttuso, Maccari, Mafai, Manzù, Marini, Marussig, Migneco, Paresce, Prampolini, Rosai e Scipione.

Questi alcuni degli artisti, i più noti, in cui si imbatteranno i visitatori di "Italianissima", la grande mostra dedicata all'arte italiana fra le de guerre allestita al MuSa di Salò: protagonista assoluto dell'esposizione, la raccolta di opere donate al Museo Novecento di Firenze dal Alberto della Ragione, ingegnere navale e noto mecenate e collezionista d'arte, con un particolare interesse per gli artisti contemporanei

E importante sottolineare che il prestigioso Museo Novecento di Firenze - situato all'interno dell'antico Spedale delle Leopoldine in Piazza Santa Maria Novella -è un'importante realtà museale ideata dal critico Carlo Ludovico Ragghianti in risposta alla catastrofica alluvione che stravolse Firenze nel 1966.

Quando

"Italianissima" apre al pubblico dal 13 aprile al 9 dicembre 2018 nei seguenti giorni e orari

Dalle ore 10.00 alle ore 19.00 (nei mesi di aprile, maggio, ottobre, novembre e dicembre)

Dalle ore 10:00 alle ore 20:00 (nei mesi giugno, luglio, agosto e settembre)

La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso)


Dove

Ad ospitare la mostra il MuSa - Museo di Salò in Via Brunati, 9

Perchè è interessante

Il percorso espositivo – coloratissimo e di grande impatto – è diviso in otto sezioni: Ora et labora, Il volto santo, Paradisi perduti, Sacri riti, Scenografie urbane, Presagi, Natura viva e infine Guardami, sezione particolarmente interessante, che è un susseguirsi di figure femminili, dipinte, scolpite, sofferte, sognate e accompagna verso la fine di un percorso estetico che culmina nella ricerca di una bellezza interiore.

Come ha dichiarato il direttore del MuSa, Giordano Bruno Guerri"questa esposizione,  ripercorrendo i fervori ed i fermenti dell’arte italiana tra le due guerre, vuole farsi attenta riflessione di tutte quelle tappe fondamentali per gli sviluppi dell’arte nazionale e internazionale di questo secolo"

Pezzi pregiatissimi di questa mostra, sono i famosi Concetto Spaziale di Lucio Fontana, un Achrome tra i più grandi mai realizzati da Piero Manzoni e un intrigante disegno di Alberto Savinio: queste opere sono tutte provenienti da collezione privata -quindi non appartenenti alla collezione fiorentina di Alberto della Ragione - ma presenti in mostra perché costituiscono esperienze fondamentali per capire il sentimento che ha mosso la ricerca artistica dei protagonisti dell’arte italiana fra i due conflitti mondiali


Renato Guttuso
Ufficio Stampa SEC /Collezione Alberto Della Ragione del Museo Novecento Firenze
Renato Guttuso, Strada di Bagheria, 1939

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Rita Fenini