"I nostri giovedì al parco" di Hilary Boyd
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"I nostri giovedì al parco" di Hilary Boyd

Un nuovo genere letterario: la 'gran-lit'. Ovvero quando il sesso nel parco batte il sesso nel seminterrato

Lettori di tutto il mondo, preparatevi (prepariamoci) ad uno shock. La passione tra gli “over” è in piena fioritura, almeno tra i romanzi.

Capostipite di questo nuovo genere, la gran-lit, è il romanzo di Hilary Boyd, I nostri giovedì al parco (Nord). Jeanie, ultrasessantenne, trova l’amore romantico che il marito le ha ormai negato in uno dei suoi tanti giovedì al parco in cui accompagna la nipotina.

Quando è stato pubblicato la prima volta nel 2011 non ha riscosso il successo sperato, ottenuto invece in seguito alla ristampa, alla versione e-book e, come sempre accade, al passaparola tra i lettori. Un successo che ha fatto persino oscurare le Cinquanta sfumature della E.L. James e tanto da far girare la voce che siano già stati venduti i diritti cinematografici.

Gli editori ritengono che il romanzo sia andato a colpire il pubblico desideroso di storie che rientrano nella grand-lit, così come la E.L. James aveva dato fuoco alla miccia delle “porn-mummy”.

La nostra nuova eroina (attempata) si troverà a dover scegliere tra un marito che ha smesso di scaldarla e la tentazione di una nuova passione. L’autrice stessa ha ammesso che “le persone âgée che si innamorano e hanno relazioni passionali non hanno mai avuto grande risalto prima, ma queste persone con le loro storie sono sempre state là fuori”. Insomma, che ci sia inciampata o che abbia messo nero su bianco una realtà poco conosciuta, il fatto che conta è che il “mercato grigio” abbia aperto i battenti.

Il libro.
Da nove anni, Jeanie vive in una prigione di silenzio. Da quando, una fredda sera di autunno, suo marito George non è rientrato a casa e ha iniziato a comportarsi come se lei non esistesse. Ancora oggi, lui non la guarda, non le parla, dorme in un’altra stanza. Per Jeanie, gli unici momenti di gioia sono i giovedì al parco insieme con la nipotina. Ed è proprio in una di quelle occasioni che lei conosce Ray, anche lui lì col nipote. Ray è galante, spiritoso, gentile.

Per la prima volta dopo tanto tempo, Jeanie si sente di nuovo apprezzata e, settimana dopo settimana, sente nascere dentro di sé una passione che credeva non avrebbe mai più provato. Eppure la felicità ha un prezzo. Ben presto, infatti, Jeanie si rende conto che, per vivere in pieno un nuovo amore, deve recidere ciò che la lega al passato, mettendo così a rischio tutto ciò che ha costruito nel corso di una vita. Come l’affetto dei figli, che non capiscono cosa stia succedendo alla madre, o la stima degli amici, che le suggeriscono di non dare peso a un sentimento effimero. 
Ma, soprattutto, Jeanie deve ricominciare a comunicare col marito, e l’unico modo per farlo è scoprire cosa sia successo quella notte di nove anni prima…

I nostri giovedì al parco
di Hilary Boyd
Nord, 2014
(382 pagine)

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Valeria Merlini

Nasco ariete, cresco caparbia maturo risorgendo. “Ho capito che sei una fenice, rinata dalle tue stesse ceneri e per far questo ci vuole una grande forza d'animo, chapeau Vale”. Un’insospettabile (donna) mi ha scritto queste parole. E allora ho capito, una volta di più, che si può mollare tutto e ricominciare. Inizio allora a leggere. Poi a scrivere. Poi ancora a leggere e a scrivere. Via così. Mai fermarsi. Mai accontentarsi. Lamentarsi sempre. Una lettera mirata ha fatto sì che finissi nel posto giusto. Panorama.it. Questo. Una sfumatura (anzi tre, quelle del grigio, del nero e del rosso per la precisione) mi hanno relegata nel mondo del Sexy&Co., fatto di pizzi e mascherine, di frustini e di latex, di sex toys e sexy boys. Libri erotici? Il mio pane (e ho detto pane!) quotidiano.

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