I cieli immensi e gli oceani profondissimi di Hubert Reeves
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I cieli immensi e gli oceani profondissimi di Hubert Reeves

Curiosità e divulgazione scientifica per i più giovani in due libri dell'astrofisico

Una cosa, di certo, non smetterà mai di riempirci di meraviglia: il cielo stellato. Hubert Reeves, astrofisico canadese, con L'universo spiegato ai miei nipoti (Baldini&Castoldi, 2016) ci aiuta a scoprirne i segreti, dalla storia del nostro immenso universo alla nascita della vita così come la conosciamo.

Il libro - si intuisce dal titolo - è pensato per dei giovani lettori curiosi e con il naso puntato all'insù, ma anche per chi, ben più grandicello, non smette di farsi domande e non ha ancora ben chiaro cosa sia davvero la materia oscura e cosa si intenda con “multiverso”.

Reeves, con parole semplici, in un ideale dialogo tra nonno e nipote, spiega in modo coinvolgente e lieve i grandi misteri del cosmo e come questi si riflettano nella nostra vita molto di più di quanto siamo abituati a pensare.

Un universo di misteri
Il viaggio di Reeves comincia da molto lontano, dal Big Bang e dall'origine dell'universo, per intrecciare dati e teorie con riflessioni di natura filosofica.

Sapevate, per esempio, che tutto il mondo conosciuto non è più vecchio di 4,5 miliardi di anni e che questa data segna il nostro “orizzonte di conoscenza”? Sono cifre da capogiro. E se il pensiero vacilla ad andare così indietro nel tempo, di certo si deve fare un bello sforzo a immaginare che la luce della Stella Polare che vediamo oggi è in realtà partita all'incirca nel 1580... ne ha fatta di strada!

Certo, le cose che sappiamo sul cosmo sono ormai molte, ma tante di più sono quelle che ancora ci sono ignote. C'è vita al di fuori del nostro pianeta? Ma cosa intendiamo con vita? E quell'immensa percentuale di materia che non possiamo conoscere e che chiamiamo “oscura”, di cosa è fatta?

È Reeves stesso ad ammetterlo: “non si sa più bene che cosa sia la realtà”. Così, tra una spiegazione e l'altra, ci ritroviamo a camminare incerti su un sentiero in cui l'astronomia e la fisica incontrano la filosofia e, perché no, la teologia, lasciandoci alla fine con ancora nuove domande, che, per il momento, devono restare senza risposta.

Quanto è profondo il mare
Se la contemplazione dell'immensità dell'universo fa venire le vertigini, si può sempre tornare sulla  Terra e tuffarsi nelle profondità abissali dell'oceano con Il mare spiegato ai miei nipoti (Baldini&Castoldi 2016), scritto da Reeves a quattro mani con l'oceanografo Yves Lancelot.

Il viaggio non è dunque ancora finito e di nuovo, partendo dal cosmo, si scoprono le origini dei nostri mari e le forze che ne influenzano i movimenti.

Ma il discorso non si ferma qui, dal colore del mare, alla composizione delle acque di fondo, agli inattesi legami tra tettonica delle placche e seconda guerra mondiale, l'esplorazione dell'oceano è appena iniziata.
I racconti di Reeves si collegano così in due testi di estrema semplicità ma invariato valore scientifico, a dimostrare che la divulgazione è un'arte e la scienza un gioco da ragazzi.

Hubert Reeves
L'universo spiegato ai miei nipoti
Baldini&Castoldi, 2016
166 pp., 10 euro

Hubert Reeves, Yves Lancelot
Il mare spiegato ai miei nipoti
Baldini&Castoldi, 2016
118 pp., 12 euro

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Matilde Quarti