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EPA/Claus Bech DENMARK
Lifestyle

Una grande epoca pedofila

Viviamo in un mondo "pedofilo" che traveste ragazzi da adulti, ma c'è modo e tempo per cambiare, per il loro bene

Una adolescente guida le manifestazioni per il clima e la ecologia, un sacco di famiglie portano i loro ragazzini a fare manifestazioni politiche confuse. Una adolescente viene lasciata morire in Olanda per eutanasia di stata poiché disperata dopo uno stupro. Stiamo scaricando sulla pelle dei ragazzini i problemi degli adulti ? Bambini e ragazzini, cantano, ballano e sculettano imitando gli adulti in programmi della tv pubblica e di stato. Una enorme pedofilia generale, culturale, sociale che si affianca a quella orrida che ha colpito una Chiesa troppo spesso interessata alle questioni del sesso e alla morale più che a Nostro Signore Gesù.

Usiamo i ragazzini, li travestiamo da adulti per pulirci la coscienza, per non affrontare questioni culturali che la cosiddetta modernità ha depositato nelle risacche di un'epoca difficile, e per farli morire della nostra disperazione, per intrattenerci sprofondati nella noia del grande intrattenimento. Invece di essere oggetto di una grande imponente riforma educativa, pieghiamo i ragazzini a varie funzioni improprie - guidare manifestazioni, morire per mano dello Stato, intrattenerci... Li travestiamo da adulti, e questa è tecnicamente una pedofilia, per rendere piú accattivanti idee politiche, battaglie ideologiche, share da raggiungere per la pubblicità.

D'altra parte, negli ultimi tempi persino intellettuali come Galli della Loggia, Polito, e persino Recalcati si sono accorti che la nostra scuola sta fallendo la sua missione. E questo dovrebbe interessare i governanti del "cambiamento". Occorre riportare i nostri ragazzini a una scuola del talento e dell'ideale, mentre oggi abitano una scuola divenuta surreale tra burocrazia e contorsioni del cascante modello enciclopedico illuministico e storicistico. Modello fallimentare sotto vari punti di vista, educativo e anche formativo rispetto alle esigenze di futuro.

Se davvero si facesse un'attenzione non pedofila ai ragazzini, usandoli impropriamente, si porterebbero alle estreme conseguenze anche i sempre "coperti" allarmi dei nostri intellettuali piú di moda, attenti a non disturbare troppo, e quindi mai disposti ad andare a fondo, ricordando che da decenni c'è chi in Italia grida che siamo in emergenza educativa. Tra gli altri anche Cesare Moreno, animatore dei "Maestri di strada" di Napoli, instancabile immaginatore di una norma diversa di scuola.

Molte sono le esperienze che testimoniano questa possibilità di cambiamento, eventi piccoli e grandi, come i Colloqui Fiorentini, le Romanae Disputationes, o le esperienze del Centro Asteria a Milano. Alla orrenda pedofilia dilagante (se pur giustificata ideologicamente o in guanti bianchi) si deve opporre una vera "filìa", amicizia, scelta di campo, verso i più giovani, strato sofferente della nostra società. Senza questa scelta di campo che incida a fondo su paradigmi culturali, scelte di metodologia didattica e orizzonti istituzionali, i ragazzi saranno oggetto solo di marketing e di pedofilia.

C'è un lavoro urgente, per il quale occorre molta più determinazione di ogni battaglia politica. Per il quale occorre la stessa quantità di febbre e di desiderio che attanaglia, deviandoli, in modo stucchevole, orrendo e irresponsabile verso un "uso" di vario genere dei ragazzini invece che al loro servizio.
Con quale delicatezza invece un poeta come Pound parlava della sua devota ammirazione per una ragazza. Tra i tanti testi riferiti a tale tremante ammirazione per una "creatura - così grande" che si trovano nella letteratura di tutti i tempi e di tutte le culture, ho scelto il suo.

Una ragazza.


L'albero mi è penetrato nelle mani,
la sua linfa mi ha pervaso le braccia,
l'albero mi è cresciuto nel petto -
nel profondo,
i rami spuntano da me, come braccia.
Sei albero,
sei muschio,
sei viole sfiorate dal vento.
Una creatura - così grande - sei tu,
e tutto questo per il mondo è pazzesco.


Ezra Pound

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Davide Rondoni