"Come svanire completamente" di Alessandro Baronciani
Alessandro Baronciani
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"Come svanire completamente" di Alessandro Baronciani

Parliamo con l'autore del suo nuovo progetto a fumetti, finanziato dai lettori

Una storia dentro una scatola, composta da una quarantina di libretti, mappe e cartoline, da cominciare a leggere dove si vuole. S'intitola "Come svanire completamente" e verrà stampata soltanto nel numero di copie ordinate dai lettori, con un'iniziativa di crowdfunding che scade tra otto settimane e offre anche serigrafie, tavole originali e ritratti personalizzati.

Ho parlato con l'autore e, in questo caso, anche editore e distributore del progetto, Alessandro Baronciani, noto per illustrazioni e libri a fumetti come "La distanza", "Raccolta 1992/2012" e "Le ragazze nello studio di Munari".

Come ti è venuta l'idea per "Come svanire completamente"?

Ci pensavo da un po’ di tempo: una storia a fumetti fatta a pezzi e chiusa in una scatola. Per leggerla dovevi completarla a mente come un puzzle. Volevo provarla a disegnare e alla fine, attraverso questa raccolta fondi, ho scoperto che era possibile.
L’idea forse nasce dalla passione che avevo da piccolo per i fascicoli che si trovavano dentro le riviste a fumetti. Mi ricordo "Robin delle stelle" che si trovava su Lanciostory oppure "Watchmen" su Corto Maltese. In realtà li odiavo, perché erano storie a puntate e se non le avevi tutte dovevi immaginare cosa era successo prima o cercare di capirle senza la possibilità di reperire altre informazione. Poi però capitava che se leggevi un fascicolo per sbaglio, perché magari avevi letto così tante volte tutto il resto che avevi bisogno di qualcosa di nuovo da leggere e metti anche che la puntata che leggevi ti piaceva, era la fine. Dovevi recuperare tutto il resto.
Il meccanismo del mio nuovo libro a fumetti è questo: puoi iniziare a leggere la storia dove vuoi e poi rimontare nella tua testa. La storia parla di una ragazza che decide di svanire completamente. Di un ragazzo innamorato di lei, di un'isola e di Internet. Sì, perché questa ragazza vuole scomparire mettendo se stessa attraverso il web, scrivendo email. Sì, è una ragazza un po’ “strana”.

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"How to Disappear Completely" è una canzone dei Radiohead. È una citazione voluta?

Sì, tant’è che quando i Radiohead hanno oscurato il loro sito e tutti i social non ci credevo! Sembrava fatto apposta per me: come svanire completamente! "How to Disappear Completely" è una canzone che mi piace tantissimo. Un po’ di anni fa, quando ancora lavoravo in un'agenzia pubblicitaria, una ragazza di cui ero innamorato ma che era fidanzata con un’altra persona mi mandò per email il testo di questa canzone. Ai tempi non c’era Spotify. Napster era cosa da contrabbandieri e i computer avevano il lettore CD e i dischi si masterizzavano solo se avevi un costoso computer con il masterizzatore CD. Insomma, per i tempi ricevere un testo di canzone per email era una cosa romantica, soprattutto se nel CD originale non c’erano i testi delle canzoni. Non ho mai capito se voleva che le chiedessi di uscire o che scomparissi completamente dalla sua vista.

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Hai fatto dei prototipi del tuo fumetto dentro la scatola?

Certo, per forza. Per fare questo libro ho passato due mesi a telefonare a scatolifici e tipografie per avere preventivi o anche soltanto per avere un attimo di credibilità e avere un preventivo.
I fumettisti non telefonano spesso alle tipografie ed è molto raro che un autore gestisca anche tutta la parte della produzione. Devi avere anche un po’ di competenze tecniche per non fare brutte figure o scene di imbarazzante mutismo di fronte al termine: lucidatura UV. Però devo dire che è stato divertente. Pianificare tutta la produzione prima è un po’ come la produzione di un film dove prima di girarlo devi avere pronto tutto il cast, il direttore della fotografia, il regista, gli attrezzisti, la sceneggiatura e ovviamente la cosa più importante: il budget.

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Sul sito affermi che "sarà già abbastanza un suicidio stamparlo". Come mai?

Ecco che ti ricolleghi benissimo alla risposta di prima: il budget. Fatti tutti i preventivi e spulciando tra quelli più bassi o fattibili ho scoperto che la mia idea è bellissima, ma che - complessivamente - costerà tantissimo. Tre, quattro volte di più di qualsiasi libro stampato in tipografia. Se fosse stampato da un editore, con i costi di distribuzione e tutto il resto, il prezzo di copertina sarebbe moltiplicato. Quindi è possibile realizzarlo soltanto se autoproduco tutto disegnando, stampando e spedendo il libro. I miei editori saranno tutti quelli che compreranno in anticipo il libro. E qui arriviamo al budget, alla raccolta fondi e all’idea di farlo col metodo “prima o mai” di Ratigher riadattandola alle spese che dovrò affrontare per la sua realizzazione.
Ho bisogno del sostegno di tutti i miei lettori perché comprando "Come svanire completamente" danno modo al progetto di diventare realtà. Di scomparire definitivamente da Internet per realizzarsi a casa loro, nella cassetta delle poste.

"Le ragazze nello studio di Munari", uscito nel 2010, conteneva degli inserti in cartotecnica che aumentavano il coinvolgimento del lettore. Questo progetto è un'evoluzione di quell'approccio?

Mi piace pensare che sia un altro modo di giocare con i miei disegni. "Le ragazze nello studio di Munari" era un libro che parlava di Munari, senza cartotecnica non avrebbe avuto senso. All’inizio avevo pensato di fare una biografia, ma non sarebbe piaciuta neanche a Munari. Volevo che chi leggesse il libro cominciasse a conoscerlo per quel grande genio che era. Semplice e complicato. Minimalista e complesso. Sono contento che parli di coinvolgimento del lettore. Mi piace pensare di poter leggere qualcosa su diversi livelli. Alle volte basta sbattere contro le cose per accorgersene. Un po’ come Mario che sbatte la testa contro il muro e si trova su un livello diverso. Sbatti la testa e ti trovi in un altro mondo.

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Quante copie di "Come svanire completamente" speri di produrre? Ne terrai da parte qualcuna per incontri e presentazioni?

Non ne ho idea. Ogni giorno provo a fare una stima. Il break even è abbastanza alto e per avere un prezzo di copertina basso ho comunque calcolato una tiratura alta. Per questo sono preoccupato. Quando ho fatto la preproduzione, da vero inesperto, il “fattore rischio” è stato calcolato in maniera insolita; molto più vicino al foglietto dentro al bacio perugina che al foglio di calcolo di Excel. Quindi ci saranno delle copie dopo, spero non tantissime, ma abbastanza per fare un po’ di incontri e presentazioni. Così ci divertiamo. Perché rispondere e riscrivere alle email delle persone che non sono riuscite a comprare il libro perché "il tempo della transazione è scaduto” è bello, sì, ma fare festa e bere qualcosa insieme lo è di più.

Non temi che ci siano speculatori che si accaparreranno più copie e le venderanno a prezzi esorbitanti a chi non ha fatto in tempo ad acquistare o ha saputo dell'iniziativa solo in seguito?

Quello che dici mi fa pensare a Gigi Masin che ha fatto uno dei dischi di culto tra i più ricercati e costosi su Discogs e lui lo regalava alle persone che suonavano alla porta di casa sua a Venezia. Non penso che chi andava a prenderlo in casa sua pensasse di specularci un giorno su quel disco. Spero pensasse veramente che fosse un gran bel disco. Non so quanti speculatori ci saranno quindi il giorno dopo la fine della mia raccolta fondi. Sul sito potrai trovare i link delle librerie che hanno aderito al crowdfunding. Ho fatto una pagina dedicata a tutti quelli che scopriranno l’iniziativa quando è tutto finito. Perché c’è sempre qualcuno che scopre le cose sempre dopo: può essere un libro, un treno che costava la metà o una dichiarazione d’amore spedita per email con il testo di una canzone dentro.

In futuro pensi di realizzare le tue storie in questo modo, in prima persona, o continuerai a fare anche libri a fumetti stampati e distribuiti più tradizionalmente tramite un editore?

Per adesso non so cosa mi aspetterà in futuro. Passo quasi tutta la giornata a sistemare gli ordini e a rispondere alle email. Come customer care devo ancora ingranare: devo controllare se l’ordine è stato veramente eseguito e confrontare il pagamento sulle diverse piattaforme. Insomma, una cosa abbastanza complicata, soprattutto per una persona che dice di avere un ordine interiore ma un disordine esteriore, ha sempre pensato che la matematica sia una specie di filosofia e che quando si spoglia per andare a letto lascia i vestiti a terra come un serpente lascia la muta sulla strada.

Si ringrazia Serena Di Virgilio per la collaborazione nella realizzazione dell'articolo.

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Nicola D'Agostino