Charlie Hebdo: il prossimo sarà un numero "normale"
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Charlie Hebdo: il prossimo sarà un numero "normale"

Luz: "Non ci piacciono il sostegno unanime e gli appelli all'unità nazionale, non sarebbero piaciuti nemmeno a Charb"

Charlie Hebdo sarà in edicola mercoledì prossimo con un numero "normale"
In una intervista a Sky Tg24, il nuovo direttore del settimanale, Gerard Biard, dice di non essere spaventato e di non aver nessuna intenzione di fermarsi.

Il disegno, la nostra specificità
- Il settimanale manterrà tutti i suoi contenuti e le caratteristiche: "Siamo legati alla specificità del nostro giornale, un giornale innanzitutto di vignettisti. Disegnare è diverso dallo scrivere: hai in mano una matita e questa matita traduce il tuo pensiero, quello che hai nella mente. Nel prossimo numero troveranno spazio tutte le firme storiche del giornale, incluse quelle di chi non c'è più.

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Non mi piace il sostegno unanime
- In redazione però non mancano i dubbi sulla linea da seguire: il disegnatore Luz, in una lunga intervista al magazine Les Inrockuptibles si interroga, ha qualche dubbio: davvero è il caso di uscire subito dopo la tragedia? È opportuno farlo in fretta per rispondere al simbolismo dell'attentato? Rispondere al simbolico con il simbolico non è cosa da Charlie".

Vomito su quelli che improvvisamente dicono di essere nostri amici

Penserò ai compagni morti, ma che non sono caduti per la Francia. Oggi, abbiamo l'impressione che Charlie sia caduto per la libertà d'espressione. I nostri amici sono solo morti, i nostri compagni che amavamo e di cui ammiravamo tanto il talento". 


I nostri amici sono solo morti, i nostri compagni che amavamo e di cui ammiravamo tanto il talento

Il sostegno unanime, gli appelli all'unità nazionale e le grandi manifestazioni, aggiunge poi, non gli piacciono, e dubita sarebbero piaciuti a Charb e alle altre vittime: "Avrebbero schifato questo tipo di atteggiamento. La gente si esprima come vuole ma non bisogna che la Repubblica assomigli a una prefica nordcoreana, sarebbe un peccato".

Marine Le Pen è contenta quando gli islamisti sparano

Parole critiche sul sostegno unanime a Charlie Hebdo dopo l'attacco sono arrivate anche dal disegnatore olandese Willem, che collaborava con la rivista: "Vomito su quelli che, improvvisamente, dicono di essere nostri amici - ha dichiarato al quotidiano Volkskrant - abbiamo un sacco di nuovi amici, come il Papa, la regina Elisabetta, Putin. Mi fa molto ridere".

Interpellato poi sul sostegno espresso da Marine Le Pen, non esita a pungolarla: "Lei è ben contenta - dice - quando gli islamisti si mettono a sparare un po' dappertutto".(ANSA).

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