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Timo Bortolotti. La tenerezza della scultura

A Villa Necchi Campiglio, dal 7 lugio al 31 agosto 2015, la prima, eccezionale rassegna pubblica che Milano dedica al grande scultore bresciano

Già presente nella collezione permanente di Villa Necchi Campiglio grazie alla donazione di Claudia Gian Ferrari, nipote dell'artista, la mostra che inaugura il 7 luglio propone alcuni dei principali capolavori dello scultore, con particolare attenzione alle opere degli anni tra le due guerre, quando Bortolotti si avvicina al nuovo classicismo del Novecento Italiano e si concentra sulla rappresentazione di soggetti in età infantile.

Le opere esposte sono infatti la testimonianza delle ricerche di Bortolotti nei confronti di una delicata introspezione psicologica, in grado di cogliere momenti di giovinezza che esprimono una forte carica umana.  "Scultore di bambini Timo Bortolotti: capace di catturare la beatitudine di un neonato che dorme e lo stupore di un bimbetto di pochi anni, la risata dell'infanzia e la grazia dell'adolescenza, un figlio abbracciato dall'amore di una madre e la tenerezza di due fratellini (…)”

Così Elena Pontiggia, curatrice della mostra, descrive la personalità artistica del grande scultore bresciano che ha saputo misurarsi sia con la scultura celebrativa pubblica civile e religiosa sia con opere di dimensione piccola che raffigurano soprattutto bambini, tema principale su cui si sofferma la mostra

Timo Bortolotti. La tenerezza della scultura
Dal 7 luglio al 31 agosto 2015
Villa Necchi Campiglio
Via Mozart 14, Milano

Timo Bortolotti
Timo Bortolotti, “Mondina” 1936, terracotta

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Rita Fenini