#sgcultura12, un Manifesto e un Indice per rilanciare il patrimonio culturale italiano
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#sgcultura12, un Manifesto e un Indice per rilanciare il patrimonio culturale italiano

Come funzionano e a cosa puntano i due strumenti messi in campo dal gruppo IlSole24Ore. E che coinvolgono tutte le istituzioni

Come è possibile non rendersi conto della “tradizione e del prestigio nella ricerca che molti ci invidiano”? Come è possibile che come un “oscuro estensore di norme abbiamo proposto con un emendamento l'immediata soppressione di 12 enti di ricerca”? E ancora: “Scegliere è una responsabilità della politica: dire dei no e dire dei sì. E servono più sì... E guai se dovessero prevalere atteggiamenti difensivi in termini di categorie”.

E che non si dica che non parla chiaro. Il nostro presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha ancora una volta rapito la platea quando a margine degli Stati generali della Cultura voluti, promossi e presentati da IlSole24Ore (con il suo inserto Domenica a fare da manifesto culturale) presso il teatro Eliseo a Roma, ha ribadito l’importanza dell’investimento e della tutela del patrimonio culturale italiano. E non certo per una questione di mero prestigio. Ma come linfa su cui fondare crescita economica e sociale.

L’iniziativa de IlSole24Ore merita un plauso. Arriva dopo mesi di campagna culturale e di sollecitazioni al mondo politico (agli Stati generali hanno partecipato quattro ministri) e delle istituzioni economico-finanziarie. Di proposte: per un più facile accesso al credito per le imprese “creative” (anche attraverso il programma “Creative Europe ” lanciato dalla commissione europea per il 2014-2020 che istituirà un fondo da 377 miliardi - pare - a garanzia per le banche che finanzieranno attività imprenditoriali nel settore culturale) e per la costituzione di un’agenzia per l’esportazione della creatività italiana” sul modello dell’olandese Dutch DFA .

Prima il gruppo editoriale ha elaborato l’Indice24 che a partire dalle ricerche raccolte nei database Google Harvard e Google Trends permette di misurare quanto il brand Italia sia associato a livello globale al concetto di cultura anche rispetto ad altri Paesi.

E ha riscontrato quando già evidenziato chiaramente dall’ultimo rapporto Symbola-Unioncamere sull’industria culturale in Italia : occupa il 5,6% del totale dei lavoratori italiani ma ha una capacità di creare valore aggiunto ancora minima (il cosiddetto “moltiplicatore culturale” ancora a livello bassissimi pari a 1). E soprattutto, non esce dai confini nazionali. Non riusciamo a penetrare nei mercati internazionali. Insomma, il “patrimonio fatto di tradizioine e prestigio nella ricerca che molti ci invidiano” di cui parla il Presidente Napolitano resta merce inutilizzata.

Per questo IlSole24Ore ha elaborato il Manifesto della Cultura basato su cinque punti chiave:

- La creazione di una costituente per la cultura, che si basi su quanto previsto nell’articolo 9 della nostra Costituzione: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
- Una strategia di lungo periodo, perché investire in questo settore non porta risultati dall’oggi al domani.
- La cooperazione tra i ministeri, in modo da garantire un’azione di Governo.
- L’arte a scuola e la cultura scientifica promosse a tutti i livelli educativi.
- Sgravi, equità fiscale e merito.

Per premiare, ovviamente, le iniziative che funzionano. E far circolare ricchezza. Culturale ed economica.

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Ilaria Molinari

Sono nata a Roma, ma Milano mi ha adottata ormai da tempo. Sono web content manager di Panorama.it e di Iconmagazine.it. Ma niente mi rilassa di più che cantare, leggere e viaggiare. Dunque canto, leggo, viaggio. "Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi" (Marcel Proust)

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