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Parma 360, il festival della creatività

Dal 2 aprile al 15 maggio, un progetto culturale con artisti, mostre e workshop che trasformeranno il paesaggio urbano

Parma come Berlino, anzi molto meglio. 
Piazze, palazzi antichi, gallerie, negozi storici, luoghi affascinanti e sconosciuti dal 2 aprile al 15 maggio saranno il palcoscenico di Parma 360, Festival della creatività contemporanea.

Progetto culturale
Per la prima volta tutta la città verrà coinvolta in un importante progetto culturale: mostre, workshop, grandi artisti che trasformeranno il paesaggio urbano, attirando il meglio della creatività italiana e migliaia di visitatori.

Camilla Mineo
L’idea è venuta a Camilla Mineo, 29 anni, occhiali a farfalla e look anni Sessanta, curatore indipendente: “«”Mi sono detta, guardando ad altre esperienze in diverse città, perchè non farlo anche da noi? Perché dobbiamo essere conosciuti solo per il Correggio, il Parmigianino e il Festival del prosciutto? Parma è molto altro”.

Rigenerazione della città
Così ha riunito un gruppo di giovani donne per dare vita a una “rigenerazione della città”, spiega Chiara Canali, curatrice d’arte. “Dopo la ferita degli scandali finanziari, si sentiva il bisogno di reagire, fare qualcosa di assolutamente mai visto coinvolgendo tutta la città, dagli artigiani ai giovani artisti”.

Michelangelo Pistoletto
Canali per il Festival ha giocato la carta di Michelangelo Pistoletto. Il famoso esponente piemontese dell’Arte Povera, porterà in Piazzale della Pace il suo Terzo Paradiso, riconfigurazione del segno matematico dell’infinito, opera simbolo di rinascita e condivisione. 
“L’abbiamo voluta proprio nella piazza dove più si sente il bisogno di recuperare bellezza e senso civico, sarà un progetto dirompente”, assicura la curatrice.

AriDadaKali
Sempre il 2 aprile, a Palazzo Eucherio Sanvitale, inaugurerà AriDadaKali, la personale del fotografo Maurizio Galimberti. Per la prima volta l’artista della fotografia instantanea esporrà le sue Polaroid di nudo, in un lavoro che rimanda alle celebri opere di Man Ray e agli scatti erotici di Carlo Mollino. Un diario intimo e inaspettato: “Parma ha avuto coraggio a volere esporre questo mio lavoro, mi ha convinto il loro pensiero forte: che la cultura possa cambiare il volto di una città”.

Cultura a 360 gradi: a Palazzo Pigorini si potrà vedere dalla valorizzazione del cibo con The Art of Food Valley, una mostra per promuovere i famosi prodotti enogastronomici locali, all’Archivio in viaggio di Vico Magistretti, schizzi, appunti e oggetti del celebre designer milanese. 

Per l’occasione sarà aperto tutto il circuito Off: gallerie, studi professionali, enolibrerie, coworking dove sarà interessante scoprire nuove tendenze e giovani creativi.

Strange Days
Un programma intenso che partirà il 1 aprile con una festa d’inaugurazione in uno degli spazi più inattesi di Parma. Recuperato dall’Ordine degli architetti nel quartiere di San Leonardo, una vecchia industria metalmeccanica di oltre 3500 metri quadrati, in un’atmosfera post industriale, stile Metropolis. 
“Tre giorni di creatività sfrenata che abbiamo volutamente chiamato Strange Days. Tutto può accadere”, spiega l’architetto Alessandro Tassi Carboni. E allora sarà anche meglio che stare a Berlino al Tacheles.

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Terry Marocco