Il sisma è una punizione divina
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Il sisma è una punizione divina

E' la "folle" interpretazione di Bruno Volpe ed il suo sito: pontifex.roma

"Proprio il terremoto è arrivato nella zona della blasfemia. Dio si sta stancando di noi, meglio: noi stiamo stancando Dio". Scrive così Bruno Volpe, il direttore di pontefix.roma , il noto portale ultra-cattolico che conta migliaia di sostenitori. Volpe, per intenderci, è lo stesso che all'alba della tragedia del crollo del palco di Jovanotti sostenne in un post che la morte di Francesco Pinna fosse la conseguenza dell'apologesi dell'uso del profilattico fatta da Lorenzo Cherubini nella trasmissione di Fiorello. Già allora Volpe finì nell'occhio del ciclone. La sua intervista alla "Zanzara" di Cruciani e Parenzo è cliccatissima su youtube e in rete da tempo il direttore cattolicissimo un fenomeno tenuto d'occhio

Ora nel post dal titolo "L'Italia dei Castellucci, stiamo stancando Dio con oscenità e ribellioni. Ecco il terremoto" Volpe sostiene che il sisma in Emilia sarebbe la diretta conseguenza di un comportamento blasfemo tenuto da parte dei fervidi ambienti culturali della terra di Vasco Rossi e di Guccini. Quella Emilia che ha dato anche i natali ad esperienze culturali d'avanguardia come quella della Societas Raffaello Sanzio , l'ensamble teatrale guidato da Romeo Castellucci cui il post si riferisce.

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Scrive Volpe: "Nella Bibbia il terremoto si avverte sempre nei momenti di massimo sdegno da parte di Dio. Quando Cristo muore sulla Croce, ucciso dall'ignavia di Pilato e dalla ferocia deicida degli ebrei, la terra è scossa da un terremoto. E' corretto dire che a volte Dio parla con terremoti ed eventi della natura (vedi diluvio universale). Direte, che cosa ci azzecca il terremoto. Chiedetevi che cosa era accaduto prima del terremoto? A Milano Castellucci ha mandato sulla scena, osannato dai soliti cortigiani e dalla cricca di giornalisti progressisti e di un teologo che merita la scomunica, un lavoro blasfemo ed offensivo del volto di Dio."

Il riferimento degli apologeti del Dio vendicatore è allo spettacolo della Societas Raffaello Sanzio dal titolo "Sul concetto di volto nel figlio di Dio", una piece sul tema della morte e sul decadimento dell'essere umano che indaga il significato ultimo del quarto comandamento: "Onora il padre e la madre". I riferimenti al Cristo sono notevoli, discussi e discutibili. Sulla scena trionfa un enorme raffigurazione del "Salvator Mundi" di Antonello da Messina che viene sporcato con delle feci. Dietro all'azione c'è tutta una poetica che riporta al tema dell'eredità degli avi e tanto altro. La realtà è che lo scarto tra sacro e profano è decisamente sottile e la sensibilità dei fedeli è stata toccata in maniera profonda dalla messinscena della compagnia cesenate. Tanto che durante le rappresentazioni dello scorso inverno ci sono state diverse manifestazioni di protesta davanti al Teatro Franco Parenti di Milano dove lo spettacolo andava in scena.

Già allora pontefix.roma si era stagliato in maniera netta e decisa contro Castellucci e il suo gruppo di lavoro. Oggi però con il post sul sisma rincara la dose disegnando l'immagine di un Dio vendicatore che miete vittime a monito degli indisciplinati mortali. Non sarebbe, però, soltanto la Societas responsabile della tragedia emiliana, ma anche il comico Maurizio Crozza. Volpe ricorda, infatti, che nelle ore del terremoto "Crozza canzonava in tv il papa facendone l'imitazione. Credete che  questi due avvenimenti siano stati graditi a Dio? Che stiamo dando, tutti, una dimostrazione di fedeltà? Ecco, puntuale, il segno del terremoto." Secondo il direttore ultra cattolico ("ma non secolarizzato" come specifica dei credits del portale) Dio "ci ricorda con eventi misteriosi ed anche carichi di  terrore, che siamo sulla cattiva strada, che ci stiamo allontanando da  Lui e che, chi cammina male, finisce ancor peggio". La conclusione è chiara: "Ora i soliti scientisti ci attaccheranno definendoci antiquati, vecchi e simili. Ma fateci caso: il terremoto, non una pioggia, una nevicata, una bomba. Proprio il terremoto è arrivato nella zona della blasfemia. Dio si sta stancando di noi, meglio: noi stiamo stancando Dio."

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Barbara Massaro