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Silvia Morara
Lifestyle

GAM, le guide turistiche di Mantova che tutelano la professionalità

La filosofia della rete di collegamento di 90 operatori del turismo che lotta contro l'abusivismo e fa grande la cultura del territorio

A Mantova le guide turistiche sono una cosa seria. E c’è un’associazione che fa pensare al "guide-pride" per l’orgoglio che esprime rispetto al lavoro che svolgono: si chiama GAM (Guide Abilitate Mantova), ed è il Coordinamento delle Guide Turistiche Abilitate della Provincia di Mantova, un tavolo di coordinamento stabile che riunisce al suo interno oltre 90 operatori turistici in possesso di regolare abilitazione ad operare come guida turistica in Provincia di Mantova.

Ma che bisogno ce n’era? Ce n’era, ce n’era: perché la piaga di questa piccola-grande professione turistica, vero e proprio biglietto da visita di un territorio nei confronti dei turisti stranieri (assai più di quelli italiani) è l’abusivismo, che troppo spesso lascia i visitatori esteri in balia di operatori improvvisati, ignoranti, cialtroni, che deludono e pretendono per giunta prezzi esorbitanti a fronte delle loro mediocri o cattive prestazioni.

E così Lorenzo Bonoldi e un gruppo di colleghi ha messo pian piano insieme il Gam. Che, tra le altre cose, si è prestato gratuitamente a seguire gli ospiti di “Panorama d’Italia” nel “viaggio nella città segreta” che ha aperto la quattro-giorni di Panorama d’Italia a Mantova anche per dimostrare sul campo quanto faccia la differenza avere guide professionali anziché improvvisate.

Oggi, le guide aderenti al GAM rappresentano oltre il 70% delle guide turistiche abilitate presenti sul territorio: una percentuale ragguardevole - e destinata ad aumentare, essendo il GAM aperto a qualunque guida abilitata della Provincia di Mantova desiderasse aderire in futuro.

La spinta che ha portato alla nascita del GAM è stata data in primo luogo dal Sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, il quale, nell'autunno del 2015, ha chiesto alle guide turistiche di poter dialogare con un unico interlocutore, in vista delle iniziative che avrebbero poi coinvolto tutti gli attori del turismo mantovano in occasione del 2016, anno di Mantova Capitale Italiana della Cultura.

In risposta all'invito del Sindaco di Mantova, la gran parte delle guide turistiche abilitate del territorio ha quindi deciso di superare la frammentazione che da anni caratterizzava il settore, scegliendo di unirsi per parlare con un'unica voce, indipendentemente dall’appartenenza ad associazioni, società, cooperative, o attività di freelance. Nel novembre del 2015 il desiderio di superare vecchie divisioni e la voglia di collaborare si sono quindi uniti alla necessità di far fronte comune in un momento delicatissimo dal punto di vista dell’evoluzione normativa, portando alla nascita del GAM.

Allo scopo di collaborare alla promozione di Mantova – Capitale Italiana della Cultura 2016, le Guide del GAM hanno messo a disposizione del Comune di Mantova un carnet di 45 visite guidate gratuite, da destinarsi a giornalisti o da utilizzarsi per scopi istituzionali, per un totale di 135 ore di servizi professionali in cinque diverse lingue, pari a un valore economico superiore agli 8.000 euro.

Nel corso del primo anno di attività, le Guide GAM hanno messo la loro professionalità anche al servizio della solidarietà, destinando il ricavo di una serie di viste guidate all'acquisto di un ecografo destinato ad una struttura dedicata alla cura di bambini e ragazzi con disabilità da cerebropatia infantile. E nel primo weekend del prossimo dicembre le Guide GAM parteciperanno attivamente alle giornate dedicate al turismo accessibile a Mantova, con una serie di percorsi dedicati.

Nel corso del 2016, anno che ha visto Mantova insignita del titolo di “Capitale Italiana della Cultura”, le Guide GAM hanno partecipato attivamente all'iniziativa “Cantieri Aperti” promossa dal Comune di Mantova, garantendo l'apertura straordinaria e la visita di monumenti generalmente chiusi al pubblico (Palazzo del Podestà e Rocca di Sparafucile).

Fra gli scopi del GAM figura la tutela della professionalità delle guide turistiche regolarmente abilitate. Sebbene in moltissimi (professori in pensione e non, scrittori, sacerdoti, accompagnatori turistici, membri di associazioni culturali, appassionati eccetera) credano di poter liberamente fare il mestiere della guida turistica, per esercitare tale professione è necessaria una specifica abilitazione, conseguita superando un esame.

Tale abilitazione è, peraltro, legata a specifici ambiti territoriali (provinciali o regionali): in Italia sono oltre 3000 i siti di particolare interesse storico, artistico e archeologico per i quali le stesse guide abilitate necessitano una specifica abilitazione territoriale, rilasciata dagli enti competenti (province e regioni). Per chiunque eserciti l’attività di guida turistica in violazione delle norme che regolano l’esercizio della professione, la legge prevede l’irrogazione di severe sanzioni amministrative: in Lombardia le multe vanno da 1.000 a 4.000 euro.

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Sergio Luciano