Charlie Hebdo e le altre voci della libertà attaccate
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Charlie Hebdo e le altre voci della libertà attaccate

Da Kurt Westergaard a Theo Van Gogh, gli artisti vittime di minacce e attentati da parte di fanatici islamici

Kurt Westergaard attaccato in casa con un'ascia

Kurt WestergaardIl vignettista danese Kurt WestergaardAnsa/Preben Hupfeld

Il vignettista danese Kurt Westergaard è stato minacciato e ha subito vari tentativi di assassinio dopo aver realizzato alcune vignette controverse sul profeta Maometto. La vignetta più nota è una caricatura di Maometto con una bomba nel turbante pubblicata nel settembre 2005 dal giornale Jyllands-Posten

Già nel 2008 era stato sventato un attentato nei suoi confronti. Il 1° gennaio 2010 ha subito un attacco da parte di un giovane somalo musulmano entrato in casa sua brandendo un'ascia: è riuscito a salvarsi chiudendosi in una stanza dalle aposite misure di sicurezza, con porta blindata, poi è sopraggiunta la polizia.

Anche Westergaard, come il compianto direttore di Charlie Hebdo Stéphane "Charb" Charbonnier, è sulla lista nera di Al-Qaida.

Theo Van Gogh assassinato ad Amsterdam

Theo van GoghL'omaggio di Amsterdam al controverso regista olandese Theo van Gogh, assassinato il 2 novembre 2004. Rick Nederstigt/AFP/Getty Images

Il regista olandese Theo van Gogh è stato assassinato il 2 novembre 2004 in pieno centro di Amsterdam per mano di un estremista islamico esponente del Gruppo Hofstad: otto colpi di pistola e gola tagliata. Contro di lui addirittura una fatwa. La sua "colpa"? Il cortometraggio Submission incentrato sul maltrattamento delle donne nelle famiglie musulmane: il film mostra una donna musulmana picchiata e violentata da un parente e sul corpo di lei i versetti del Corano.

Le minacce a Ayaan Hirsi Ali

Ayaan Hirsi AliAyaan Hirsi AliJuan Vrijdag/AFP/Getty Images

Olandese di origini somale, politica e attivista per i diritti umani, Ayaan Hirsi Ali è una paladina dell'emancipazione femminile nell'Islam. Ha scritto la sceneggiatura del cortometraggio Submission del regista assassinato Theo Van Gogh. Minacciata di morte dai terroristi islamici, oggi vive negli Stati Uniti.

Salman Rushdie e la fatwa di condanna a morte

Salman RushdieSalman RushdieTheo Wargo/Getty Images

Indiano naturalizzato britannico, Salman Rushdie nel 1988 ha scritto il libro I versi satanici, opera ritenuta blasfema nei confronti dell'Islam tanto che l'ayatollah Khomeini emanò nel 1989 una fatwa di condanna a morte. Addirittura un privato cittadino offrì una taglia per la sua uccisione. Lo scrittore da allora si è rifugiato nel Regno Unito e vive sotto protezione.

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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