Così si vive nella casa domotica
Tecnologia

Così si vive nella casa domotica

In Franciacorta ABB ha contribuito alla realizzazione di una villa automatizzata, dalle luci al salotto, passando per l’hi-fi e la video-sorveglianza

Alzarsi per aprire le veneziane, scollarsi dal divano per cambiare traccia al lettore mp3 o per vedere chi c'è al portone.

L’uomo moderno, assopito nella sua frenesia post-moderna, non può permettersi distrazioni del genere quando è in salotto dopo il lavoro; ma niente paura: c’è la tecnologia a fare tutto. Sentiamo parlare costantemente di domotica, parolona che fa rima con futuro e innovazione ma che nel concreto pochi sanno cosa voglia dire. In realtà il termine racchiude così tanti significati da risultare quasi riduttivo in alcune circostanze. A casa abbiamo la webcam che trasmette le immagini dal vivo?

È domotica; il termostato regolato dallo smartphone? È domotica; il rilevatore di fumo connesso in rete? È domotica pure quello.

Ma allora viviamo già circondati da quelle comodità hi-tech che ci rendono la vita più intelligente? In realtà si anche se ad oggi non esiste un unico sistema capace di connettere tutto alla perfezione in un ambiente controllabile a distanza, a causa della complessità e delle numerose aziende attive sul mercato. A rendere meglio l’idea di casa smart ci ha pensato ABB, compagnia elvetico-svedese che ha realizzato, in collaborazione con S.E.P.A. di Brescia una vera villa 2.0, degna dell’amante della tecnologia in ogni suo aspetto.

In questa casa costruita nel territorio collinare a sud del Lago d’Iseo, in Franciacorta, che combina armonicamente privacy e apertura verso il paesaggio c’è praticamente di tutto: dal tablet che controlla il sistema di illuminazione, musica, televisore e webcam agli interruttori che sembrano normali accessi per accendere e spegnere le lampade e che invece nascondono pulsanti del volume, regolatori e tante altre finezze. L’abitazione, a pochi passi dall’eccellenza di produzione locale, Villa Franciacorta, è stata sviluppata intorno al concetto di integrazione estesa, con un’attenzione particolare nella gestione degli impianti e dei sistemi tecnologici finalizzati al comfort e a un elevato livello qualitativo dell’abitare.

L’interfaccia principale è costituita da un touchscreen ComfortTouch, dal quale possono essere svolte tutte le funzioni previste dal sistema, parte delle quali sono riportate anche sull’unità priOn installata in camera da letto che permette di svolgere le funzioni più significative. In diversi punti dei locali sono collocati i dispositivi di comando installati a incasso con le placche Mylos, che consentono di comandare gli scenari che coinvolgono luci, elementi motorizzati e intrattenimento.

Una veduta della villa 2.0

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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