Cosa ci lega allo stro**o dentro (e fuori) l’ufficio?

Vi siete mai resi conto come a volte sia facile creare dei legami molto forti con gli stronzi dentro (e fuori) il contesto lavorativo? Il problema è molto comune. Ho molti pazienti che lamentano di mantenere rapporti con figure che …Leggi tutto

Vi siete mai resi conto come a volte sia facile creare dei legami molto forti con gli stronzi dentro (e fuori) il contesto lavorativo?

Il problema è molto comune. Ho molti pazienti che lamentano di mantenere rapporti con figure che sono assolutamente tossiche nella loro vita. Le situazioni possono essere fra le più disparate (e disperate):

• Partner che sviliscono l’altro da mattina a sera.
• Amici che se ne approfittano schifosamente di chi tende loro una mano.
• Capi che umiliano continuamente i loro sottoposti … e potrei andare avanti a lungo.

Potrà anche sembrare stupido, ma molte persone difendono persino questi legami, anche se hanno l’effetto di vere e proprie bombe al fosforo nella loro vita!

Perché allora? Perché in alcuni casi si aspettano anni (o decenni) prima di allontanarsi da partner maltrattanti? Perché non mandiamo semplicemente a farsi fottere l’amico che ci svilisce? Perché non affrontiamo mai il capo stronzo o semplicemente non mandiamo CV in giro per trovare un altro posto di lavoro dove non si respira acido da batteria?

Lo so, molti di voi penseranno che gli psicologi vivono su Marte e non hanno idea di cos’è la crisi. Il lavoro non c’è! Se quindi se qualcuno ha la fortuna di avere uno stipendio fisso se lo deve tenere anche se se vengono le bolle al solo pensiero di entrare in ufficio! Io non dico di mandare tutto a monte e licenziarsi all’istante ! Dico che molti non ci PROVANO neanche a trovare un altro lavoro! Mandare un Cv è una semplice azione che tuttavia NON TUTTI eseguono anche se sono sull’orlo di una crisi di nervi!

Torniamo ai legami patologici … che molti di noi si legano al proprio carnefice, questa è una realtà.
Prima di tirare fuori i soliti luoghi comuni su come può essere stupida o meno la natura umana guardiamoci indietro. Non ci siamo mai trovati in situazioni simili nella nostra vita? Vi assicuro che questo genere di legami può coinvolgere chiunque.

La trappola sta in quella che potremmo definire una sorta di “spirale emotiva”.

Cos’è una spirale emotiva? E’ un fenomeno che avviene nel momento in cui ci arrivano da un medesimo soggetto una serie di stimoli opposti e contrastanti. Nel caso dell’ufficio per esempio potrebbero essere costituiti da azioni lesive della dignità (offese dirette, carichi di lavoro inumani, umiliazioni in pubblico ecc.) alternate ad un mezzo complimento, una pacca sulla spalla … o anche semplicemente ad uno status sociale o allo stipendio!

Nel momento in cui accade ciò creiamo le basi per un legame. Inutile dire che tale legame è tutt’altro che sano o virtuoso, ma è pur sempre un legame! … ed anche piuttosto resistente!

Anche nei contesti di relazione di coppia la spirale emotiva è piuttosto comune. Potrebbe per esempio essere costituita da un partner che svilisce e sminuisce in continuazione l’altro, ma poi a volte dedica delle attenzioni o elargisce qualche complimento. In alcuni casi addirittura l’aspetto, per così dire, “positivo” è costituito anche solo dal fattore economico o sociale.

Questa alternanza ha il potere di creare un legame. Un legame che ci rende vulnerabili alle manipolazioni e ci rende incapaci di levarci dalle palle da situazioni psicologicamente dannose … e soprattutto ci rende persone infelici!

Ovviamente il nostro cervello cerca di “normalizzare” il nostro disagio dicendoci che in fondo a lavoro tutti stanno male. Che tutto sommato è normale quotidianamente avere attacchi di panico, ansia e insonnia. Anche in famiglia poi … in quali famiglie non si litiga di tanto in tanto (tutti i giorni) e vola qualche offesa o ceffone ben assestato? Anche le urla ad un volume tanto alto da indurre i vicini a chiamare la Neuro possono capitare, no?

Non c’è niente di normale in tutto questo!

Se sul lavoro c’è qualcuno che ci umilia facciamoci delle domande! Magari è giunto il momento di parlare con qualcuno o mandare in giro qualche CV. Allo stesso modo se un amico si approfitta della nostra pazienza forse è il caso di prendere un po’ le distanze. In famiglia poi … se cominciamo a non stare bene a causa dei fenomeni sopra descritti potremmo dover fare un bel tagliando alla nostra vita sentimentale.

Concludo che molto spesso alcuni tratti narcisistici (il capo stronzo non raramente appartiene a questa categoria) hanno la tendenza a giocare su questa alternanza creando vere e proprie dipendenze patologiche. E’ovviamente una manipolazione !

A volte impera una sorta di impotenza che spinge le persone a non agire lasciando le situazioni inalterate.

Vi voglio fare un paio di esempi significativi che forse potrebbero farvi sorridere:
Ad una ragazza erano venuti i capelli bianchi per lo stress. Quando le chiesi come intendeva agire lei mi rispose semplicemente: “Credo che mi comprerò una tinta per capelli”. In un altro caso, un ragazzo che subiva maltrattamenti psicologici da parte di una fidanzata gelosa mi riferì che non poteva interrompere la storia con lei. Quando gli chiesi il perché mi rispose: “Semplice. Non si decide a lasciarmi!”.

Dipende da noi scegliere di essere dipendenti o meno. Lasciarci alle spalle questa “impotenza appresa” dipende esclusivamente dalla nostra volontà … adesso il meccanismo alla base di un legame compromesso non è più un mistero! … Non ci sono più scuse …

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Matteo Marini