Come saranno gli smartphone del futuro
Huawei P9 e LG G5 hanno aperto la strada ad un nuovo modo di pensare la telefonia mobile. Sempre più votata a fotografia e realtà virtuale
Sono due i filoni che la telefonia mobile ha cominciato a seguire quest’anno: la realtà virtuale e la doppia fotocamera. La prima funzione deriva dalla possibilità di agganciare lo smartphone a visori e occhialini. Ne è un esempio la gamma di Galaxy S7 e S7 Edge, perfettamente compatibili con l’ultimo modello di Gear VR, il primo venduto globalmente come prodotto finito (i precedenti erano sempre un’edizione “developer” o “beta”); oppure l’LG G5 che si smonta nella parte inferiore e mostra un dock a cui aggiungere gadget diversi, tra cui un paio di 360 VR, visori simili ai Gear VR anche se meno appariscenti.
Il secondo trend è quello della dual-camera, cioè dell’integrazione sul telefono di due sensori ottici, in grado di restituire una qualità fotografica migliore grazie all’interpolazione di lenti differenti. Il caso più emblematico è il P9 di Huawei, che monta due moduli Leica, una prima assoluta per il produttore cinese, non per il mondo della tecnologia mobile che esattamente due anni fa scopriva l’HTC One (M8), dotato di una seconda fotocamera adibita al solo riconoscimento della profondità e non allo scatto.
Dove arriveremo? Probabilmente ad apparecchi simili a L16, uno smartphone di Light, ancora un prototipo, che sul retro ha ben 16 sensori fotografici aggiuntivi (oltre al principale e al flash). Il suo compito è generare immagini di una qualità simile a quella delle macchinette DSLR, oltre a portare su cellulare una serie di funzioni innovative e mai viste, come il focus dopo lo scatto (emulato in qualche smartphone odierno ma senza grossi risultati) e la regolazione della profondità di campo.
Gli analisti sono convinti che i principali produttori di telefonia mobile presto produrranno cellulari votato alla fotografia di qualità. Poco importa se il primo sarà Samsung, Apple o chi per essi, l’innovazione tecnologica permette già di spostare più in la il limite del possibile, ed è dunque plausibile che i giganti hi-tech vogliano adottare le novità più recenti per donare alle persone qualcosa di nuovo dal classico dispositivo full touch.
Probabilmente non vedremo un prodotto con lo stesso numero di fotocamere del Light L16, che comunque costa 1.700 dollari, ma lo chassis posteriore potrebbe diventare davvero terreno fertile per la creatività delle aziende, pronte ad integrare i sensori più disparati. Il problema a quel punto sarà trovare la cover adatta…