Tony Scott: "La paura, mia grande ispiratrice"
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Tony Scott: "La paura, mia grande ispiratrice"

Il regista (1944–2012), morto suicida a Los Angeles, credeva nella forza creativa dell'angoscia e nell'importanza di arrivare vicino al limite per dare senso alla vita

Forse un pensiero sui limiti che tanto gli piaceva raccontare al cinema Tony Scott lo avrà fatto anche ieri, quando ha scavalcato il Vincent Thomas Bridge, un ponte vicino a Los Angeles, e si è lanciato nel vuoto.

Sul fatto che Tony Scott si sia suicidato non ci sono più dubbi: la polizia di Los Angeles che ha recuperato il corpo ha anche trovato, poco lontano, la sua auto abbandonata e soprattutto, nel suo ufficio, una lettera che annunciava la sua intenzione di farla finita.

In una intervista rilasciata quando venne presentato Unstoppable - fuori controllo, aveva detto "The edge is cool. Adoro i limiti estremi, tutta la mia vita è così".   E parlando della vocazione per la regia aggiungeva: ''Ho sempre amato i processi creativi, prima dipingevo e credo che dirigere un film sia egualmente stimolante. Si fanno delle scelte e questo mi piace".

"È la paura che mi ispira. Amo la paura", diceva Tony. "Un sentimento che porto sempre con me e lo metto all'interno di questo processo creativo che è il cinema. Ogni volta è una sfida: lo è, per esempio, girare grandi scene d'azione con grandi attori professionisti. E poi amo quello che faccio. Amo stare al limite. È  come avere una grande tela dove poter gettare macchie di colore nero vicine al rosso e poi al verde''.

Non ci sono sfumature nemmeno nella vita dei suoi personaggi, che camminano sempre sul filo del rasoio: tutto può andare bene, come può andare molto male, in un attimo: "Sì, tutta la mia vita è cosi' - aveva scherzato -, ogni giorno con la mia famiglia, i miei gemelli, mia moglie. Siamo soggetti a questa grande forza di gravità. Pericoloso? Ma io sono forte, ho un fisico molto resistente, come mia madre''.

Che cosa sia successo a questo grande uomo coraggioso e amante della sfida, forse lo sanno solo i famigliari, a cui il regista ha dedicato le sue ultime parole, scritte in una lettera di addio ma non ancora rese pubbliche.

La carriera di Tony Scott (Ansa)

Top Gun, di cui progettava il remake, Beverly Hills Cop II e più recentemente Unstoppable. Il regista di origini inglesi Tony Scott, che si è suicidato a 68 anni lanciandosi nel vuoto dal Vincent Thomas Bridge di San Pedro, in California, era forse meno famoso del fratello maggiore Ridley, ma la sua carriera cinematografica è di tutto rispetto.

Nato a Stockton-on-Tees, nell'Inghilterra nord-occidentale, il 21 giugno del 1944, uno dei primi registi a fare il salto dalla direzione degli spot pubblicitari al cinema, Tony Scott inizio' la sua carriera con Miriam si sveglia a mezzanotte, avventura vampiresca interpretata da Catherine Deneuve, Susan Sarandon e David Bowie: la pellicola fu un flop ma nel 1986 trovò il successo con uno dei classici della cinematografia anni Ottanta, quel Top Gun che incoronò Tom Cruise a star internazionale e idolo delle teenager di allora.

In un'intervista recente Scott raccontò di aver sentito parlare del copione che raccontava la storia dei prestigiosi piloti dell'aeronautica nel 1984, durante un viaggio in canoa sulle acque del fiume Colorado insieme ai produttori Don Simpson e Jerry Bruckheimer, con cui avrebbe collaborato a lungo in futuro.

''Mi diedero la regia di Top Gun nonostante il flop di The Hunger e la mia assoluta ignoranza in fatto di piloti aerei e scuole di aeronautica''. In realta' Bruckheimer aveva un altro regista in mente e Scott stava pensando alla realizzazione di Man on Fire, il fuoco della vendetta, film che poi diresse vent'anni dopo.

Improvvisamente però il produttore decise di chiedere a Scott di dirigere Top Gun e questi, senza pensarci due volte, accettò. Grazie al successo del film la collaborazione con Bruckheimer continuò anche con il sequel di Un poliziotto a Beverly Hills, protagonista Eddie Murphy, e il film divenne il suo più grosso successo commerciale, con incassi da capogiri.

Poi arrivarono Giorni di tuono, che lo vedeva ancora una volta dirigere Tom Cruise, e Una vita al massimo, del 1993, su una sceneggiatura di Quentin Tarantino con Christian Slater, Patricia Arquette, Brad Pitt e Christopher Walken.Osannato dalla critica, fu invece un flop al botteghino.

Nel 1995 inizia una lunga collaborazione con Denzel Washington. Il primo film che girano insieme è Allarme rosso, poi arriva Man on Fire, De'ja' Vu - corsa contro il tempo, nel 2006 e Unstoppable - fuori controllo, nel 2010.

Gli anni 2000 sono anche quelli di Spy game, con Robert Redford e Brad Pitt e Nemico Pubblico con Will Smith, Gene Hackman e Jon Voight.
Importante anche la sua carriera di produttore, per il cinema e per la tv. Insieme al fratello Ridley è stato produttore esecutivo dei telefilm Numb3rs e The good wife, dell'adattamento cinematografico di A-Team e dei bestseller di Ken Follett I pilastri della terra e Mondo senza fine.
I suoi film, le cui spettacolari scene d'azione ne erano la firma, hanno avuto piu' successo al botteghino che non fra gli addetti ai lavori. Tony Scott non è stato mai candidato agli Oscar. Il regista lascia la terza moglie, Donna Wilson Scott, e i due figli gemelli Frank e Max.

- Tony Scott, la filmografia come regista (da imdb) -

2010 Unstoppable - Fuori controllo

2009  Pelham 1 2 3 - Ostaggi in Metropolitana

2007 Numb3rs (TV series)
– Trust Metric (2007)

2006 Déjà vu - Corsa contro il tempo

2005 Domino

2004 Agent Orange (short)

2004 Man on fire - Il fuoco della vendetta

2002 Beat the Devil (short)

2001 Spy Game

1997-1999 The Hunger (TV series)
– Sanctuary (1999)
– The Swords (1997)

1999 Ladies & Gentlemen: The Best of George Michael (video documentary) (video "One More Try")

1998 Nemico pubblico

1996 The fan - Il mito

1995 Allarme rosso

1993 Una vita al massimo

1991 L'ultimo boyscout - Missione sopravvivere

1990 Giorni di tuono

1990/I Revenge

1987 Un piedipiatti a Beverly Hills 2

1986 Top Gun

1983 Miriam si sveglia a mezzanotte

1976 Nouvelles de Henry James (TV series)
– L'auteur de Beltraffio (1976)

1971 Loving Memory (as Anthony Scott)

1969 One of the Missing (short)

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