Star Wars, così Walt Disney vuole colpire ancora
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Star Wars, così Walt Disney vuole colpire ancora

Con la vendita del suo impero George Lucas ha avviato una nuova era del cinema. Avremo un'altra trilogia della famosa serie di fantascienza. E un Topolino più ricco e potente

"Che la Forza sia con te, Mickey Mouse" avrebbe detto George Lucas il 30 ottobre scorso, dopo avere firmato la cessione della sua LucasFilm alla Disney per 4,05 miliardi di dollari. Una notizia che ha gettato nel panico milioni di fan della saga Star Wars, di cui Lucas è stato non solo il produttore ma anche l’anima e soprattutto la forza. Per gli appassionati, che si sono sentiti traditi, è stato il più grande shock da quando l’eroe della prima trilogia, Luke Skywalker, aveva scoperto che il perfido Dart Fener, il cattivo della saga con mantello e casco nero, in realtà era suo padre. Eppure, nonostante il malumore, la cessione alla Disney ha anche riacceso la speranza in milioni di orfani delle avventure spaziali che dal 2005 attendevano un nuovo episodio: la saga Guerre stellari, infatti, continuerà con una nuova trilogia.

Ad annunciarlo è stato proprio il numero uno della casa di Topolino, Bob Iger. Il settimo episodio arriverà al cinema nel 2015 e sarà diretto da J.J. Abrams, autore della serie culto Lost ed esperto pure di fantascienza. Suoi, fra gli altri, Super8, Star Trek - The future begins(2009) e il sequel Star Trek - Into darkness, che arriverà nelle sale il prossimo 13 giugno.

Con una firma, in un colpo solo, Lucas ha rinunciato alla LucasFilm, alle galassie ultraredditizie di Star Wars e Indiana Jones e alle società collegate, come Industrial Light & Magic (effetti speciali), LucasArts (videogiochi) e Skywalker Sound (studio di registrazione ed effetti sonori). La cessione comprende inoltre i diritti legati ai prodotti e al merchandising.

Ai fan rimasti senza parole non sembrava possibile che Lucas si fosse fatto possedere dal "lato oscuro di Hollywood", per usare una terminologia in tema. Ma i fan preoccupati e delusi possono tirare un sospiro di sollievo: dietro questa decisione, infatti, c’è tutta la saggezza di Yoda, il saggio maestro che addestra i cavalieri jedi. Lucas dice di non avere ceduto il suo impero per soldi, ma affinché Star Wars possa sopravvivergli. In una recente intervista al settimanale Entertainment Weekly Lucas ha addirittura dettato l’epitaffio che vorrebbe venisse scolpito sulla sua tomba: "George Lucas, inventore di Star Wars". E in un cliccatissimo video pubblicato su Youtube ha spiegato le ragioni della sua scelta: "Negli ultimi 35 anni, uno dei miei piaceri maggiori è stato vedere Guerre stellari passare da una generazione all’altra. Ora è venuto il momento di passare Star Wars alla prossima generazione di produttori cinematografici. Ho sempre sognato che la saga potesse sopravvivermi e penso che la transizione andasse organizzata mentre sono ancora in vita. La Disney è una grande azienda e lo farà".

La tesi che la causa fosse nobile come quella degli jedi si è rafforzata quando è stato reso noto che la maggior parte dei proventi di questa operazione miliardaria verrà destinata in beneficenza alla George Lucas educational foundation. Lucas, ormai in pensione, come Bill Gates della Microsoft vuole dedicare il resto del suo tempo a scopi filantropici. Convinto che nessuno snaturerà la sua opera d’ingegno stellare.

Alla cessione della sua creatura Lucas, che oggi ha 69 anni, stava lavorando da un paio d’anni. Prima di acconsentire alla vendita il produttore e regista ha chiesto a Bob Iger, numero uno della Disney, di mettere nero su bianco alcuni punti affinché l’anima dell’azienda non venisse cambiata subito dopo l’acquisizione. Secondo il settimanale americano Bloomberg Businessweek, Lucas avrebbe seguito con molta attenzione come la Disney si comportò quando, nel 2006, aveva acquisito la Pixar (Toy story, Monsters & Co, Gli incredibili), una società che Lucas ama definire ancora "la mia azienda". In effetti l’aveva fondata proprio lui come divisione di LucasFilm nel 1979, per poi venderla a Steve Jobs (fondatore della Apple) sei anni più tardi. La Disney, in quell’occasione, aveva deciso di non decapitare il board lasciando tutti i manager, molto esperti in materia, al loro posto. Comportamento che ha suggerito a Lucas le mosse da mettere in atto prima di cedere la sua casa di produzione. Un’ultima geniale sceneggiatura che gli permetterà di mantenere una certa influenza sul suo amato universo di Star Wars.

Per prima cosa, già dal 2011, aveva chiesto a una sua fedelissima e amica di prendere le redini della LucasFilm. Persona che rimarrà al comando anche sotto la gestione Disney: "Sarà presidente, produttore esecutivo e brand manager" ha confermato Iger, il patron Disney. Si tratta di Kathleen Kennedy, una che di cinema di successo se ne intende. Ha co-fondato la Amblin Entertainment insieme con Steven Spielberg, regista con cui ha prodotto una lunga serie di successi tra cui la trilogia di Jurassic Park e Schindler’s List, nonché grande amico di Lucas da oltre venti anni.

Come molti appassionati sanno, nella testa di Lucas gli episodi della saga non dovevano fermarsi a sei ma sarebbero dovuti diventare nove. Sogno che, per sua scelta, vedrà realizzato per mano di altri. Anche se il vero burattinaio rimarrà lui. Lucas ha ceduto non solo l’azienda ma anche il suo immenso e prezioso archivio. E ha preteso, dai suoi successori, che venisse utilizzato. Si tratta di un database che Lucas, in perfetto stile Guerre stellari, ha battezzato Holocron, dal nome di un cubo di cristallo alimentato dalla Forza e utilizzato dai saggi cavalieri jedi. Nei film gli Holocron servivano a contenere informazioni e registrazioni in forma di ologramma. Nella realtà custodisce le descrizioni e le storie di oltre 17 mila possibili personaggi dell’universo di Star Wars che abitano alcune migliaia di pianeti in un arco temporale di circa 20 mila anni. In pratica c’è materiale a sufficienza perché la saga non finisca mai. Tanto che la Disney, oltre ai film per il cinema, ha in mente una serie tv (una serie di cartoni chiamata La guerra dei cloni è già stata prodotta dalla Lucas nel 2008).

A dimostrare come si stia realizzando un copione che era chiaro nella mente di Lucas arriva la rivelazione che proprio il suo amico Spielberg ha fatto al settimanale Bloomberg Businessweek: "Forse non lo dovrei ancora dire, ma in realtà tutti i componenti dello storico trio di protagonisti della prima trilogia hanno firmato gli ingaggi per girare il prossimo Episodio VII della saga, prima ancora che l’affare LucasFilm-Disney venisse concluso".

La rete esulta di gioia. Nel prossimo episodio, secondo le anticipazioni di Spielberg, torneranno Harrison Ford nei panni di Ian Solo, Carrie Fisher nel ruolo della principessa Leila e Mark Hamill in quello di Luke Skywalker. Tutti con 38 anni di più. Non è tutto. Lucas e la Kennedy avrebbero ingaggiato lo sceneggiatore Michael Arndt, che ha vinto un Oscar per Little Miss Sunshine, per iniziare a lavorare sulla sceneggiatura dell’Episodio VII. E hanno perfino riarruolato Lawrence Kasdan, che aveva già scritto le sceneggiature per gli episodi L’impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi. La magia di Disney ha dato più forza alla Forza?

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Guido Castellano