Patti Smith: "Il mio sogno? Fare un film su un angelo"
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Patti Smith: "Il mio sogno? Fare un film su un angelo"

La Sacerdotessa del rock confessa il suo debole per la settima arte: "Ho grande stima per il cinema, anche se a volte i film somigliano troppo a lunghi videoclip"

Estro, versatilità, ironia e una vena di strabordante ottimismo. Queste le carte che Patti Smith si è giocata per conquistare anche il baby pubblico del Giffoni Film Fest . È venuta per una masterclass e per un concerto, entrambi sovraffollati, entrambi con una platea di ragazzi letteralmente ipnotizzati da lei.

La sacerdotessa del rock un po’ li istiga alla rivoluzione ("Non fatevi mai dire cosa dovete fare o chi essere: avete in mano tutte le carte per cambiare il mondo"), un po’ li spinge verso l’arte ("Non c’è niente di più bello al mondo di un’aria di Puccini") e un po’ li prende in giro. "Sono solo un essere umano - dice ai più emozionati - avrete momenti più alti di una chiacchierata con me, credetemi". E nel frattempo risponde a tutte le loro curiosità, confessando addirittura un sogno nel cassetto: un film, a cui sta pensando da parecchio tempo.

Non che si ritenga un’artista poliedrica, tutt’altro: "Pur capendo di musica e scrivendo testi che posso essere musicati, io non sono una musicista. Sono una cantante, e penso da scrittrice. Nient’altro". La regia, dunque, è qualcosa da cui si sente lontana: "Non ho le capacità e l’abilità tecnica per esserlo seriamente", tuttavia "mi sono già divertita a girare film in super 8 e 16 mm, ma erano piccoli  film".
Piccoli film che, a poco a poco, le hanno fatto scattare la voglia di realizzare anche visivamente qualcosa di suo: "La verità? Vorrei fare un film e ho già pensato a un soggetto. Riguarda un cherubino, l’idea mi è venuta ammirando il cherubino di San Severino. Fare un film su di lui è il mio sogno più grande". L’esperienza 'mistica' risale al 2008: la Smith era nelle Marche per un concerto e, nel corso di una visita d una villa antica, ha scoperto per caso tra gli alberi questa statua che l’ha stregata. Non a caso l’ha fotografata e lo scatto "Cherub, Fountain, San Severino" è uno dei suoi più famosi, copertina tra l’altro di un suo libro di poesie.

Della settima arte la rocker ha dichiarato di avere una considerazione davvero alta: "I grandi film possono completamente trasportarti in un altro universo. Ecco l’esempio di una perfetta esperienza cinematografica: ero in un cinema a Detroit, c’era un bel sole nel cielo, sono entrata per vedere un vero capolavoro, Ran di Kurosawa, e a fine spettacolo fuori dalla sala mi aspettava una tempesta di neve. È stato uno shock, in quel momento ho avvertito come se tutto il mondo fosse cambiato grazie a quel film, sicuramente il mio lo era stato”.

I suoi fan possono tuttavia dormire sonni sereni: la Smith non ha la minima intenzione di abbandonare il mondo della musica per dedicarsi al cinema, al contrario: "Mi sento estremamente fortunata perché ho bisogno solo di una matita e di un blocchetto per fare ciò che voglio. Ho carissimi amici che invece fanno cinema e mi raccontano che è un mondo incredibilmente complesso”. Un mondo che, sotto sotto, critica: "A volte guardo i nuovi film e mi sembra di vedere solo dei grandi videoclip. C’è tanto su cui riflettere".

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Claudia Catalli