Orson Welles, ritrovato a Pordenone il film giovanile perduto
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Orson Welles, ritrovato a Pordenone il film giovanile perduto

Girato nel 1938, Too Much Johnson doveva essere il preludio di una commedia teatrale. La sua ultima copia si credeva bruciata nell'incendio della villa di Madrid del regista. Sarà proiettato il 9 ottobre alle Giornate del Cinema Muto della città friulana

Dall'incendio della villa madrilena di Orson Welles a Pordenone, dalla mancata proiezione a Broadway alla sua prima visione internazionale il 9 ottobre alle Giornate del Cinema Muto della città friulana. 

La vicenda ha il meraviglioso sapore delle scoperte, di quando torna alla luce qualcosa di prezioso creduto perduto. Too Much Johnson, un'opera giovanile di Welles, è stata ritrovata da Cinemazero di Pordenone, organizzazione che insieme alla Cineteca del Friuli collabora al festival del cinema muto, nelle scatole che una ditta di trasporti locale intendeva eliminare. 

"Era un bel film. Avevamo creato una Cuba da sogno a New York", aveva detto il ragazzo prodigio americano del suo lavoro perso. Welles aveva girato Too Much Johnson a 23 anni, quando già era un famoso regista teatrale e autore radiofonico. L'opera va a inserirsi, quindi, subito dopo il debutto cinematografico con The Hearts of Age (1934), cortometraggio muto drammatico e simbolico, e prima del suo capolavoro Quarto potere (1941). Risale al 1938, l'anno del celebre scherzo radiofonico de La guerra dei mondi, che scatenò il panico in gran parte degli Stati Uniti, che credevano in corso un'invasione aliena. 

L'idea di Welles era fare un film da dividere in tre parti che fungessero da preludio ai tre atti della commedia Too Much Johnson di William Gillette che stava per mettere in scena al Mercury Theatre di New York e che narrava la storia di un gentile avventuriero che finisce per combinare un mare di guai a Cuba. Il film doveva essere una sorta di introduzione per immagini, muto e ispirato alle comiche di Mack Sennett e Harold Lloyd, e aveva tra gli interpreti Joseph Cotten e Virginia Nicholson, all'epoca moglie di Welles. Il progetto in realtà non vide mai la luce e la commedia andò in scena, peraltro con scarso successo, senza il film. Incompiuto, mai visto pubblicamente, ha assunto l'aura di leggenda quando si è pensato che la sua unica copia fosse andata bruciata nel 1970 nell'incendio della villa di Madrid di Welles.

"La scoperta del filmato perduto di Orson Welles è emozionante, un pezzo mancante molto significativo nel puzzle artistico di Welles", ha detto al New York Times Simon Callow, attore e regista inglese che sta scrivendo il suo terzo e ultimo libro biografico su Welles. "Girare queste sequenze lo ha fatto innamorare del cinema, qui ha cominciato a scoprire le possibilità non solo del filmare, ma anche del montaggio. Questo film ci dirà un sacco di cose sulla sua sensibilità visiva e anche sui suoi istinti teatrali".

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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