New York, i 10 migliori film dove l'amore è folle
AP Photo/1993 TriStar Pictures, Inc.
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New York, i 10 migliori film dove l'amore è folle

Scienziati, attori, killer, chef, ladri: tutti travolti dalla passione proprio quando meno se l'aspettavano. Ecco le dieci storie più improbabili e travolgenti mai viste a Manhattan. Ai primi posti, Insonnia d'amore, Basta che funzioni e L'onore dei Prizzi

Tra le migliaia di film ambientati a New York, quelli d'amore sono senz'altro la maggioranza. Anche perché, almeno secondo gli sceneggiatori di Hollywood, a Manhattan la gente non desidera altro che una persona giusta per ricominciare a vivere e sognare. Non sempre però sul grande schermo le cose funzionano in questo modo. Ci sono anche molti casi in cui, a ritrovarsi ubriachi di passione, sono uomini e donne che davvero non se l'aspettavano. C'è un po' di tutto: scienziati e assassini, vedovi inconsolabili e maghi dello scasso, killer ed esperti d'arte. Tutti folgorati senza preavviso da un sentimento che la loro meravigliosa città amplifica come solo lei sa fare. Ecco la Top 10 delle storie d'amore più folli della Grande Mela.

1. INSONNIA D'AMORE (1993) di Nora Ephron

Lui, Sam (Tom Hanks), rimasto vedovo a poco più di trent'anni, si è trasferito a Seattle con il figlioletto. Lei, Annie (Meg Ryan), è una giornalista di Baltimora, promessa sposa di uno stoccafisso (Bill Pullmann) che in realtà non ama. Una sera, ascoltando la radio, la ragazza scopre la storia strappalacrime di un papà disperato per amore: a raccontarla in diretta via etere è il figlio di Sam, che vorrebbe vederlo di nuovo felice. Scatta la sindrome "Io ti salverò", ma rintracciare l'inconsolabile non è facile. Alla fine, dopo una serie di peripezie che al confronto Ulisse era un dilettante, Sam e Annie s'incontreranno sulla terrazza dell'Empire State Building, la sera di San Valentino... Nora Ephron, geniale sceneggiatrice di Harry ti presento Sally, stavolta dirige, risparmia sulle battute e preferisce una Carrambata in grande stile, tra canzoni romantiche, location ruffianissime e un continuo sgranare di occhioni (vero, Meg?). L'efficacia non si discute: è praticamente impossibile non farsi coinvolgere. È Hollywood, bellezza...

2. BASTA CHE FUNZIONI (2009) di Woody Allen

Non succede più tanto spesso, ma quando il vecchio Woody ritrova il tocco magico c'è da sbellicarsi dalle risate. Stavolta racconta la sconcertante storia d'amore tra un maturo scienziato misantropo e intrattabile (Larry David) e una ragazzetta di provincia (Evan Rachel Wood), arrivata a Manhattan per sfuggire alla noia della provincia. Nonostante i quarant'anni di differenza, i due si sposano, ma il destino ha in serbo per loro molte sorprese... Allen al suo meglio: cattiveria, tempi comici perfetti e un cast impeccabile (David, poco noto in Italia, è uno dei più celebri comedian statunitensi). Un gioiellino da vedere e rivedere: tanto si ride anche alla decima replica.

3. L'ONORE DEI PRIZZI (1985) di John Huston

Il vecchio leone John Huston, uno dei più grandi maestri di Hollywood, firma stavolta un piccolo capolavoro di humor nero. Ne è protagonista Charley Partanna (Jack Nicholson), killer al soldo della famiglia Prizzi, che s'innamora della collega Irene (Kathleen Turner) e, dopo averle ucciso il marito per ordini superiori, la sposa. Il loro sodalizio però è tutt'altro che tranquillo, anche perché ben presto Charly riceve dal suo boss l'incarico di eliminare anche la mogliettina: e ora, che si fa? Un perfetto mix di azione, commedia brillante e noir, in cui i toni da commedia annacquano una catena di omicidi degna di un film di Scorsese. Tra i due protagonisti, bravissimi, gode la terza incomoda, Anjelica Huston, che vince l'Oscar interpretando l'ex fidanzata gelosa di Charly: in effetti, è sublime.

4. TOOTSIE (1982) di Sydney Pollack

MIchael Dorsey (Dustin  Hoffman), attore bravo ma dal pessimo carattere, non trova più un produttore disposto a investire su di lui. Disperato, si presenta a un provino camuffato da donna e, contro ogni aspettativa, non solo viene ingaggiato ma ottiene anche un enorme successo con una soap opera "femminista". I problemi cominciano quando Dorothy (questo il  nome d'arte di Michael) s'innamora della sua partner (Jessica Lange), e intanto deve tenere a bada il padre di lei (Charles Durning), che vorrebbe sposarlo/a... Una commedia popolarissima e solo apparentemente   bonaria, con cui Pollack leva la pelle all'ambiente ipocrita e vuoto di una certa tv. Bravissimo Hoffman, la Lange è uno schianto e vince l'Oscar.

5. QUALCOSA È CAMBIATO (1997) di James L. Brooks

Riecco Nicholson, stavolta nei panni di Melvin Udall, uno scrittore pieno di tic e dal carattere insopportabile, che instaura un rapporto di amore-odio con la cameriera Carol (Helen Hunt) che ha la sfortuna di servirlo ogni giorno a pranzo. Lei ha un bel caratterino, e nessuna intenzione di farsi maltrattare da un nevrotico simile; poi, però, lentamente le cose cambiano. Facile girare un film del genere quando hai due attori simili, che non a caso vincono entrambi l'Oscar; Nicholson a volte esagera un po' con la gigioneria, ma è sempre unico. Quanto alla Hunt, oltre che bravissima, è splendida.

6. SPLASH - UNA SIRENA A MAHATTAN (1984) di Ron Howard

E vissero felici e contenti... sott'acqua. Più che una commedia, una favola (e infatti la produce la Disney): la passione travolgente tra un  timido grossista (Tom Hanks) e una sfolgorante sirena (Daryl Hannah) che, vent'anni prima, lo aveva salvato dall'annegamento. I due si ritrovano ai piedi della Statua della Libertà, ma il loro feeling dà leggermente nell'occhio, tra scienziati maligni e il solito ottuso esercito americano a caccia di “elementi sospetti”... New York da cartolina, buoni sentimenti e una certezza: se in mare ci fossero davvero sirene come Daryl Hannah, gli uomini diventerebbero tutti subacquei.

7. QUALCOSA DI TRAVOLGENTE (1988) di Jonathan Demme

Uno spento yuppie (Jeff Daniels), con una vita perfettina e noiosissima, si scatena in un weekend di sesso e sbronze con la favolosa e misteriosa Lulu (Melanie Griffith), che gli fa ricordare com'è bello vivere alla giornata e senza regole. Proprio quando l'uomo comincia a prenderci gusto, però, scopre che la situazione è un po' più complicata di quello che sembra... Tre anni prima del celebratissimo Il silenzio degli innocenti, Demme dirige un film di tutt'altro genere ma comunque inquietante e cattivo. Bravo Daniels, indimenticabile Melanie la tentatrice.

8. GREEN CARD - MATRIMONIO DI CONVENIENZA (1990) di Peter Weir

Georges (Gérard Depardieu) e Brontë (Andie MacDowell) si sposano pur essendo due perfetti estranei. Perché? Lui è un cuoco francese e ha bisogno della “carta verde”, il permesso di soggiorno per poter restare negli Stati Uniti a tempo indeterminato; lei adora le piante e ha individuato l'appartamento dei suoi sogni, con tanto di serra, che il padrone di casa intende affittare solo a una coppia sposata... Mentre gli agenti dell'immigrazione li tengono sotto controllo, sentendo puzza di inciucio, i due mal sopportano la convivenza forzata. Per risolvere i problemi, un sistema ci sarebbe: innamorarsi sul serio... Weir ironizza sulla società americana, ma il successo del film si deve soprattutto alla simpatia del suo corpulento e irresistibile protagonista.

9. ENTRAPMENT (1999) di Jon Amiel

“Gin” Baker (Catherine Zeta-Jones) sembra una modella di Vogue ma in realtà lavora a New York per una compagnia di assicurazioni. Ha un chiodo fisso: incastrare Robert MacDougal (Sean Connery), attempato ma fascinosissimo asso del furto, specializzato in opere d'arte. Lo incontra, finge di voler “lavorare” con lui, gli prepara un bel trappolone ma poi si accorge che le batte il cuore... Se cercate un film plausibile, girate al largo; altrimenti, buon divertimento con un action movie veloce e romantico, che funziona soprattutto grazie alla carica sexy dei protagonisti: qui Connery ha 69 anni, ma fa ancora la sua figura...

10. MICKEY OCCHI BLU (1999) di Kelly Makin

L'azzimatissimo inglese Michael Felgate (Hugh Grant) vive da anni a New York, dove lavora in una prestigiosa casa d'aste. Quando si decide a chiedere in sposa la sua fidanzata Gina (Jeanne Tripplehorn), scopre con sgomento che la ragazza appartiene alla famiglia mafiosa dei Vitale. D'accordo che l'amore è cieco, ma imparentarsi con la figlia di un gangster non è uno scherzo, anche perché il futuro suocero (James Caan) ha l'Fbi alle calcagna... Grant che fa lo svampito non è certo una novità, ma si ride comunque: la scena più divertente è quella in cui è costretto a mettere all'asta come se fossero capolavori alcune terribili “croste”, dipinte da uno dei picciotti.

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Alberto Rivaroli