Aaron Paul: "Need for Speed, un film alla Steve McQueen"
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Aaron Paul: "Need for Speed, un film alla Steve McQueen"

Intervista all'attore, reduce dal successo di Breaking Bad, ora protagonista dell'adattamento cinematografico del videogioco sulle auto da corsa

Aaron Paul, il co-protagonista dell'acclamata serie tv Breaking Bad  per cui ha vinto due Emmy Award, ora è lo spericolato pilota dell'atteso Need for Speed, adattamento cinematografico della serie di videogiochi della Electronic Arts. Il film, incentrato sul mondo delle auto da corsa, è diretto da Scott Waugh, ex stuntaman e già regista di Act of Valor; prodotto dalla DreamWorks Pictures, arriverà nelle sale a marzo. Ne è stato appena presentato uno spot durante l'evento americano per eccellenza, il Super Bowl 2014.

Presto vedremo Paul anche in Exodus di Ridley Scott, al fianco di Christian Bale nel poema epico biblico basato sulla vita ai tempi di Mosè (l'arrivo sul grande schermo è previsto per dicembre) e in Non buttiamoci giù di Pascal Chaumeil, trasposizione dell'omonimo romanzo di Nick Hornby con Pierce Brosnan, che avrà tra pochi giorni l'anteprima al Festival di Berlino.

Ecco un'intervista all'attore americano del momento, il meccanico Tobey Marshall di Need for Speed. 

Aaron Paul, ci racconti qualcosa del suo personaggio Tobey Marshall.  
Tobey Marshall è un vero uomo. È un lavoratore che lotta per tenere a galla la sua officina; è stato mandato in prigione, accusato ingiustamente di qualcosa di terribile. Così, appena esce di prigione, ha come obiettivo andare da una costa all'altra per partecipare a una corsa clandestina. Come braccio destro ha Julia, interpretata dalla brillante Imogen Poots. Siamo così diversi e ci scorniamo all'inizio, ma poi lentamente impariamo a volerci bene.

Ha visto alcuni dei classici car movie anni '60 e '70 per prepararsi a questo ruolo?  
Oh, sì. La cosa bella di questo film è che non è solo un film sulle auto ma è un ritorno ai film sulla cultura delle auto. Quando ho incontrato Scott Waugh, il regista, mi ha dato questo incredibile stimolo: ha detto che sarebbe stato come un film dell'epoca di Steve McQueen. Questo mi ha davvero entusiasmato. Ecco la prima cosa che mi ha incuriosito di questa storia. Quindi mi ha spiegato meglio come voleva raccontarla. È fantastico perché penso che gli appassionati di car movie meritino qualcosa di simile. Non è solo un film di auto appariscenti, ha anche una storia incredibilmente interessante alle spalle. Quindi sì, è stato divertente fare tutte queste ricerche, guardare i film di Steve McQueen e anche solo guardare film classici sulle auto e sugli inseguimenti d'auto. È stato emozionante.

Il film è stato girato per intero anziché ricorrere a effetti speciali...
Sì, è tutta roba vera. Non sono stati aggiunti tutti gli effetti speciali alla fine, dopo che abbiamo girato. Abbiamo davvero fatto quello che si vede. Non mi hanno consentito di fare tutto ma sicuramente mi hanno permesso di fare un po' di guida selvaggia, che è super divertente.

Sia il regista Scott Waugh che il coordinatore degli stunt Lance Gilbert provengono da famiglie di stuntman, portando quindi autenticità a questo film. Com'è stato lavorare con loro?
È stato così bello avere Scotty Waugh come regista, perché è nato in una famiglia di stunt e praticamente l'ha fatto anche lui da quando è nato. Per questo conosce questo mondo così bene. Non avrei potuto immaginare una persone migliore come regista. E Lance Gilbert, il coordinatore stunt, è uno stuntman di terza generazione. È stato un set animato da molto testosterone. È stato divertente. Lentamente ma inesorabilmente Scott e Lance mi hanno lasciato guidare sempre di più. Mi hanno concesso più tempo sul sedile perché credo che si siano sentiti man mano più a loro agio con me al volante.

Come pensa che reagiranno i fan del videogioco Need for Speed a questo adattamento cinematografico?  
Be', la cosa splendida dei videogiochi è che sono pieni di adrenalina e non c'è narrazione. Così abbiamo avuto a disposizione una sorta di gigante tabula rasa da rendere come volevamo per raccontare questa storia. Ed è stato super eccitante. Ci sono tutti questi inseguimenti in auto, poliziotti alle calcagna, una taglia sulla testa. È selvaggio.

Ha fatto molto training per questo ruolo...
Sì, prima di iniziare le riprese volevano che facessi un corso "per scontri d'auto" - per così dire - solo per imparare a fare drifting e derapate, testacoda a 180° e anche a 360°. Ho imparato tutto questo nei primi tre giorni ed è stato incredibile. È difficile non farlo nella vita di tutti i giorni. Una volta che sai davvero come usare il freno a mano correttamente non vorresti mai smettere di farlo. Oggi in tante auto il freno a mano non fa presa come dovrebbe, quindi non ti permette di fare il tipo di drifting o derapata che desideri. Ma noi abbiamo avuto a disposizione auto truccate tutte per noi: sono come giocattoli giganti.

Ha mai guidato una Mustang quando era più giovane?
Penso che d'aver guidato una volta una Mustang d'epoca che aveva mio zio, ma la nuova Mustang che ci hanno fatto guidare è una bestia.

Quanto è diversa dall'auto che normalmente guida a casa?
È molto più potente. È più potente della maggior parte delle vetture che chiunque usi normalmente.

Nel set di Mendocino, California, ha guidato un'altra macchina.
A Mendocino ho guidato una Koenigsegg, anche se non l'ho davvero guidata. C'era una capsula sulla parte superiore della vettura, verso il posteriore, e ha guidato Tanner Foust, il più brillante stuntman di sempre.

Dove è si allenato a guidare per questo ruolo?
A Willow Springs, una pista a un'ora circa da Los Angeles. Ho imparato a fare alcuni trucchi stravaganti con queste auto stravaganti. È stato uno sballo.

Era a conoscenza del fenomeno dei videogiochi Need for Speed?
Sì, sono stati in voga per molti anni. Ho giocato in modalità multiple ed è divertente perché tutto quello che fai è semplicemente guidare queste pazze esotiche supercar. Ora invece siamo dentro queste auto, inseguiti da poliziotti e cercando di scappare dai cattivi. È bello.

È appassionato d'auto?  
Sì, chi non lo è? Sono più appassionato di muscle car d'epoca che non delle nuove supercar ma, sì, sicuramente amo le auto.

Deve essere stato divertente poter guidare alcune delle muscle car più iconiche.
Sì, ho guidato tutti i tipi di vettura ed è eccezionale. Vorrei portarli tutti a casa con me. 

Quanto è andato veloce?  
Sul set forse a 80 miglia all'ora (quasi 130 km orari, ndr), su una strada cittadina. Ma nella vita reale sono andato molto più veloce.

Qual è stata la sua prima auto?
Una Toyota Corolla del 1982, color oro, cambio manuale. Non funzionava molto bene, il bagagliaio si riempiva d'acqua ogni volta che pioveva, ma l'amavo come nient'altro. 

L'ha portata ad almeno 80 miglia orari?
Be', a malapena riusciva a raggiungere gli 80 miglia all'ora, ma è stata il mio orgoglio e la mia gioia per molti anni.  

Chi guida al suo posto nel film quando non è stato autorizzato a farlo?  
Se nel film posso risultare anche solo minimamente grande è solo grazie a Tanner Foust che ritengo uno dei più brillanti piloti stunt. Mi fa sembrare un tipo tosto. Ben fatto Tanner!

Cosa la eccita di più di Need for Speed?  
Già la semplice storia è bella, ma le sequenze d'azione sono incredibili. È diventato sempre più emozionante, di giorno in giorno. È fantastico.

Il trailer di Need for Speed:

  

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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