Robert Forster
epa06805960 US actor and cast member Robert Forster arrives for the premiere of the film 'Damsel' at the EPA/PAUL BUCK

È morto Robert Forster, l'attore di Jackie Brown di Tarantino

Aveva 78 anni. Ha recitato in "Mulholland Drive" e "Breaking Bad". Di sé aveva detto: "La mia carriera è stata di 5 anni di successi e 25 di insuccessi"

Robert Forster, attore statunitense nominato all'Oscar nel 1998 per la sua interpretazione nel film Jackie Browndi Quentin Tarantino, è morto venerdì 11 ottobre all'età di 78 anni, nella sua casa di Los Angeles. A ucciderlo un cancro al cervello. 

Nato a Rochester, New York, figlio di un allevatore di elefanti da circo, Robert Forster aveva abbracciato la recitazione quasi per caso. Mentre si preparava a laurearsi in Storia nel 1964, un'amica - poi diventata sua moglie e madre dei suoi quattro figli - lo spinse a parteciparte al casting di Bye Bye Birdie: ottenne il ruolo. È iniziata da lì una carriera d'attore dalla lenta ascesa e con non pochi momenti di oscurità.

Dopo aver partecipato alla produzione di Broadway Mrs. Dally Has a Lover nel 1965, nel 1967 ha recitato in Riflessi in un occhio d'orodi John Huston accanto a Elizabeth Taylor e Marlon Brando. Poi eccolo in diversi film come Il boss è morto di Richard Fleischer (1971), The Lady in Red di Lewis Teague (1979) e in alcune serie televisive come Nakia (1974). 
All'inizio degli anni '80 Robert Forster ha accumulato quasi un centinaio di B-movie e film d'azione. 

Dopo un passaggio a vuoto, Quentin Tarantino gli ha rivoltato la carriera
Nel 1992 Forster ha superato il casting per Le Iene ma alla fine non ebbe il ruolo. Quentin però gli promise di non dimentercarsi di lui e cinque anni dopo lo scelse per essere Max Cherry nel film Jackie Brown, ruolo che avrebbe voluto anche un certo Robert De Niro ma che Tarantino preservò per Forster. Come garante di cauzioni, accanto alla hostess interpretata da Pam Grier, Robert Forster si guadagna una nomination all'Oscar come migliore attore non protagonista. Quell'anno però, in quella categoria ebbe la meglio Robin Williams in Will Hunting di Gus Van Sant.

"Vedo molte somiglianze tra me e Max Cherry", aveva detto Forster. "È un uomo che ha lottato per anni per rimanere onesto in un lavoro non propriamente cattolico. Arriva a una certa età e si rende conto che questo non durerà per sempre e che non andrà mai molto più in alto".


Lo stesso Gus Van Sant poi volle Robert Forster per il suo successivo film Psycho (1998), remake del classico di Hitchcock. 

Abbiamo visto Forster anche in Human Nature di Michel Gondry (2001), Mulholland Drive di David Lynch (2001), Paradiso amaro (2011) di Alexander Payne e nella serie tv cult Breaking Bad

Recentemente ha preso parte a Attacco al potere - Olympus Has Fallen (2013) e Attacco al potere 2 (2016). 

In un'intervista a IndieWire del 2011 aveva dichiarato: "Non ho grandi cose che mi impediscano di essere modesto. La mia carriera è stata di cinque anni di successi e di venticinque di insuccessi".

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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