È morta Mariangela Melato, grandissima signora del teatro
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È morta Mariangela Melato, grandissima signora del teatro

Se ne va a 71 anni dopo una lunga malattia. Talento comico e drammatico, indimenticabile al cinema in coppia con Giancarlo Giannini, è immenso il vuoto artistico che lascia

Grandissima signora del teatro, talento travolgente del cinema indimenticabile in coppia con Giancarlo Giannini, se ne va oggi, lasciando un vuoto enorme. Mariangela Melato è morta stamattina in una clinica romana a 71 anni, dopo una lunga malattia.

Abbiamo aperto l'anno con lei, con la sua Filumena Marturano nello spettacolo teatrale di Eduardo De Filippo accanto a Massimo Ranieri, su Rai Uno lo scorso 1° gennaio, in tutta la sua dignità femminile, nel suo viso severo concentrato di espressività, e sembra impossibile ora commentare la sua assenza.

In lei erano fusi un'eleganza superiore e allo stesso tempo il senso di una popolanità che la faceva sentire vicina, una grazia ancestrale e una passionalità viscerale.

Già a fine 2011 Mariangela aveva dovuto annullare la messa in scena de Il dolore di Marguerite Duras all'Elfo di Milano per la malattia ed era attesa quest'anno e così presentata: "Con grandezza rara e totale, regalandoci un’emozione fisica che può toccare il diapason, la Melato incarna fino in fondo la protagonista di questo romanzo autobiografico".

Una grandezza di cui sentiremo una mancanza profonda.

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"Ora non riesco a parlare. Lo so, volete un commento, due parole. Ma ora no". Commossa, Lina Wertmuller non riesce a trovare la forza per descrivere il fragore della perdita della Melato, che aveva diretto nel celebre film Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto (1974), insieme a Giannini.

Amatissima da chi ha lavorato con lei, ma anche dalla platea italiana che ha sempre apprezzato la sua intensità, il suo volto capace di tante sfumature, la sua voce roca e pastosa senza tempo. Un fascino raro.
Tra i suoi personaggi memorabili ricordiamo sul grande schermo Fiore, amante milanese di Mimì Metallurgico (1972) sempre alla regia della Wertmuller, ruolo che le diede la popolarità. Sul palcoscenico del teatro eccola nell'Orestea di Eschilo diretta da Luca Ronconi (1975).

Nata a Milano il 19 settembre 1941, da giovanissima aveva studiato pittura all'Accademia di Brera, disegnando manifesti e lavorando come vetrinista alla Rinascente per pagarsi i corsi di recitazione di Esperia Sperani. Non ancora ventenne entrò a far parte della compagnia di Fantasio Piccoli con il quale esordì in Binario cieco di Terron, rappresentato al Teatro Stabile di Bolzano.

In seguito maturò la sua formazione artistica sotto la guida di registi come Dario Fo, Luchino Visconti e Luca Ronconi. Nel 1969 debuttò nel cinema con un film di Pupi Avati, Thomas, e, due anni dopo, recitò in Per grazia ricevuta di Nino Manfredi.
Se è stata vorticosa nelle parti comiche e grottesche, non meno lo è stata nel dramma, come dimostrò accanto a Gian Maria Volonté in La classe operaia va in paradiso (1971) e Todomodo (1976), entrambi di Elio Petri, o in Caro Michele' di Mario Monicelli.
Si è distinta anche come eccellente ballerina sul palcoscenico del Sistina interpretando Belcore di Alleluja, brava gente o al cinema in Aiutami a sognare di Avati o in Domani si balla di Maurizio Nichetti.

Dal 1993 era legata al teatro stabile di Genova. Nel 2007 si era presa una pausa dal teatro impegnato portando in scena Sola me ne vo dove ballava e cantava come una vera show girl. Anzi come Madonna, la cantante rock che l'aveva sfidata sul suo terreno nel remake di Travolti da un insolito destino. ''Ora tocca a me renderle la pariglia'' disse allora Mariangela.

Lo humour non le è mai mancato. E a Madonna non aveva certo da invidiare charme e talenti. Quanto ci mancherà.

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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